ROMA. (GUARDA IL TG) Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha chiesto al Prefetto Alecci di rappresentare i suoi sentimenti di partecipe solidarieta' e la sua vicinanza alle famiglie delle vittime e alle comunita' colpite dall'alluvione nel messinese. "Quest'altra tragedia ripropone l'esigenza assoluta, richiamata dal Capo dello Stato proprio nella cerimonia al Quirinale dell'altro giorno dedicata alla tutela dell'ambiente ed alla salvaguardia del territorio, di adeguate e costanti politiche di prevenzione, a cui affiancare una puntuale azione di vigilanza e di controllo delle situazioni a rischio".
Il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti è tenuto costantemente informato sull' evoluzione del maltempo che ha colpito in particolare Sicilia e Calabria. Monti ha inoltre dato indicazione al capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, di recarsi nelle zone alluvionate del Messinese, per verificare di persona la situazione e valutare gli eventuali necessari interventi.
MINISTRI CANCELLIERI E CLINI OGGI A MESSINA - I ministri dell'Interno Anna Maria Cancellieri e dell'Ambiente, Corrado Clini nel pomeriggio saranno a Messina - secondo quanto appreso - e intorno alle 17 é previsto un incontro al Centro di coordinamento soccorsi con il sindaco e le autorità cittadine sulla situazione in seguito ai gravi fatti causati dal maltempo.
PROCURA DI MESSINA APRE INCHIESTA - La Procura di Messina ha aperto un fascicolo sulla frana che ha colpito il Comune di Saponara, provocando tre vittime. L'inchiesta è a carico di ignoti; i reati ipotizzati sono quelli di disastro colposo e omicidio colposo. Lo ha confermato all'ANSA il procuratore di Messina Guido Lo Forte, che stamani ha compiuto un sopralluogo nelle zone colpite dal disastro. Dieci giorni fa la procura di Messina aveva notificato 18 gli avvisi di conclusione indagini ad amministratori, tecnici e dirigenti in merito all'inchiesta sull'alluvione di Messina del primo ottobre 2009 in cui morirono 37 persone. Anche in questo caso i reati ipotizzati dai magistrati sono quelli di omicidio plurimo colposo e disastro colposo. Tra gli indagati figurano l'attuale sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, il sindaco di Scaletta Zanclea Mario Briguglio, l'ex commissario straordinario del comune di Messina, Gaspare Sinatra, l'ex dirigente generale della protezione civile regionale Salvatore Cocina, il dirigente generale dell'assessorato regionale ambiente Giovanni Arnone, e alcuni geologi. Degli stessi reati sono accusati anche i progettisti dei lavori eseguiti nei torrenti Divieto e Racinazzi straripati a Scaletta Zanclea nonché alcuni tecnici. La procura, che si è avvalsa di varie perizie, ha svolto una serie di accertamenti sui ritardi nei soccorsi e sui mancati interventi di messa in sicurezza dopo una precedente alluvione del 2007.
Il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti è tenuto costantemente informato sull' evoluzione del maltempo che ha colpito in particolare Sicilia e Calabria. Monti ha inoltre dato indicazione al capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, di recarsi nelle zone alluvionate del Messinese, per verificare di persona la situazione e valutare gli eventuali necessari interventi.
MINISTRI CANCELLIERI E CLINI OGGI A MESSINA - I ministri dell'Interno Anna Maria Cancellieri e dell'Ambiente, Corrado Clini nel pomeriggio saranno a Messina - secondo quanto appreso - e intorno alle 17 é previsto un incontro al Centro di coordinamento soccorsi con il sindaco e le autorità cittadine sulla situazione in seguito ai gravi fatti causati dal maltempo.
PROCURA DI MESSINA APRE INCHIESTA - La Procura di Messina ha aperto un fascicolo sulla frana che ha colpito il Comune di Saponara, provocando tre vittime. L'inchiesta è a carico di ignoti; i reati ipotizzati sono quelli di disastro colposo e omicidio colposo. Lo ha confermato all'ANSA il procuratore di Messina Guido Lo Forte, che stamani ha compiuto un sopralluogo nelle zone colpite dal disastro. Dieci giorni fa la procura di Messina aveva notificato 18 gli avvisi di conclusione indagini ad amministratori, tecnici e dirigenti in merito all'inchiesta sull'alluvione di Messina del primo ottobre 2009 in cui morirono 37 persone. Anche in questo caso i reati ipotizzati dai magistrati sono quelli di omicidio plurimo colposo e disastro colposo. Tra gli indagati figurano l'attuale sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, il sindaco di Scaletta Zanclea Mario Briguglio, l'ex commissario straordinario del comune di Messina, Gaspare Sinatra, l'ex dirigente generale della protezione civile regionale Salvatore Cocina, il dirigente generale dell'assessorato regionale ambiente Giovanni Arnone, e alcuni geologi. Degli stessi reati sono accusati anche i progettisti dei lavori eseguiti nei torrenti Divieto e Racinazzi straripati a Scaletta Zanclea nonché alcuni tecnici. La procura, che si è avvalsa di varie perizie, ha svolto una serie di accertamenti sui ritardi nei soccorsi e sui mancati interventi di messa in sicurezza dopo una precedente alluvione del 2007.