Assunzioni all'ARIF: Marmo interroga Vendola e Nicastro

BARI. Il Consigliere regionale PdL e vice-presidente del Consiglio regionale, Nino Marmo ha rivolto al presidente della Regione, Nichi Vendola e all’assessore all’Ambiente, Lorenzo Nicastro una interrogazione a risposta scritta in relazione ad un’altra interrogazione presentata il 22 novembre scorso, attinente la notizia di assunzioni di lavoratori interinali presso l’Agenzia regionale attività Irrigue e Forestali.
Marmo, premettendo che la precedente interrogazione non aveva alcuna intenzione di dibattere sui desiderata del Direttore Generale , ma contestare, invece, reiterati atti illegittimi della sua gestione, facendo emergere due specifiche perplessità: la prima è la veridicità di indiscrezioni circa assunzioni effettuate all’ARIF con contratto interinale, senza la dovuta pubblicità e senza una obiettiva motivazione alla base di dette assunzioni; la seconda è la necessità di procedere a nuove assunzioni, tramite un’Agenzia per il lavoro interinale, senza la definizione di una pianta organica, senza aver provveduto alla sistemazione della posizione giuridica degli operai a tempo indeterminato e senza aver dato una soluzione alle posizioni pendenti del personale ex SMA.
A tal proposito l’interrogante non può non considerare di aver ricevuto la risposta, cosa mai successa, in maniera indiretta e nell’arco di tempo di 48 ore. Il Direttore dell’ARIF, infatti, in data 24 novembre 2011 ha approvato le deliberazioni n. 40 e n. 41 direttamente correlate all’interrogazione. La prima delibera prende atto della circostanza che ancora non si è provveduto alla definizione della posizione giuridica del personale transitato all’ARIF, così come stabilito dalla Legge regionale di istituzione dell’Agenzia, e si procede, finalmente, all’avvio delle procedure selettive.
Con la seconda delibera, invece, si procede alla formalizzazione, ora per allora, dell’incarico all’Agenzia per il lavoro Maxwork che ha già provveduto al reclutamento di 32 professionisti con contratto di somministrazione di manodopera a tempo parziale e determinato.
Marmo, pertanto, chiede al Presidente della Giunta regionale e all’Assessore all’Ambiente di sapere: “se ritengono corretto e legittimo il comportamento del Direttore dell’ARIF; se l’Assessore delegato non ritiene, soprattutto per il ruolo rivestito prima di quello assessorile, di aver sorvegliato poco e male sull’operato del Direttore generale dell’ARIF ed, infine, se non ritengono necessario revocare l’incarico al Direttore generale dell’ARIF per ‘manifesta incapacità’ o, se si vuole, ‘per manifesta scaltrezza’.

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