BARI. Il sindaco di Bari Michele Emiliano ha partecipato all’incontro svoltosi questa mattina a Foggia per concertare insieme ad altri sindaci di Puglia e Campania le iniziative utili a contrastare gli annunciati tagli di Trenitalia sui collegamenti ferroviari da Puglia Sicilia e Calabria verso Roma, Milano, Torino, Venezia e Bolzano.
Al termine dell’incontro è stato sottoscritto il documento che di seguito si riporta integralmente:
Riorganizzazione collegamenti ferroviari sulla dorsale Tirrenica e Adriatica
I Sindaci dei Comuni campani e pugliesi connessi tra loro dalla linea ferroviaria che collega la Puglia alla capitale esprimono forte preoccupazione per le paventate scelte del gruppo Ferrovie dello Stato in ordine alla riorganizzazione dei treni a lunga percorrenza sulle dorsali Adriatica e Appenninica.
Tale programmazione conterrebbe la cancellazione di circa 30 tra Eurostar, Intercity ed Espressi, diurni e notturni, in partenza da Puglia, Sicilia e Calabria e diretti a Bolzano, Roma, Milano, Torino e Venezia.
A ciò si aggiunge il taglio del 75% delle risorse destinate a finanziare il trasporto pubblico locale, deciso con la manovra finanziaria di agosto, che potrebbe determinare la drastica riduzione dei collegamenti su ferro e gomma massimamente utilizzati da lavoratori e studenti pendolari.
Gli interventi, se confermati, nell’immediato determineranno la mortificazione del diritto alla mobilità dei cittadini e lo scadimento della qualità del servizio. In prospettiva, è condivisibile la preoccupazione espressa dalle organizzazioni sindacali in ordine ai contraccolpi occupazionali, a partire dai dipendenti delle aziende dell’indotto che operano a servizio dei convogli soppressi.
Le incertezze operative del raddoppio della linea ferroviaria adriatica nel tratto Foggia-Termoli, il mancato finanziamento della costruzione della linea ad Alta Capacità Taranto-Bari-Foggia-Napoli e ad Alta Capacità lungo la dorsale Adriatica amplificano la percezione dell’esistenza di una precisa scelta del gruppo Ferrovie dello Stato, non contrastata dal Governo nazionale, di indirizzare gli investimenti verso le aree più ricche del Paese a scapito delle regioni meridionali pure impegnate nella programmazione di strategie di sviluppo per la cui attuazione la rete e i servizi ferroviari risultano essere fondamentali.
Considerati gli effetti negativi per i nostri territori, avendo ricevuto il sostegno del presidente nazionale dell’ANCI, Graziano Delrio, sollecitiamo interventi urgenti a:
Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, al fine di recepire i temi della mobilitazione istituzionale e rafforzare con la propria azione le istanze indicate;
Presidenti delle Regioni Basilicata, Campania e Puglia, al fine di promuovere azioni congiunte nei confronti del Governo e del Gruppo Ferrovie dello Stato per l’attivazione di un tavolo di confronto tecnico-istituzionale con il pieno coinvolgimento dei Comuni;
Parlamentari campani, lucani e pugliesi, al fine di concertare e porre in essere ogni azione utile a sostenere le ragioni della mobilitazione nei confronti del Governo;
Ministro per lo Sviluppo economico, al fine di rappresentare le ragioni della mobilitazione e rivendicare il ruolo attivo dei Comuni nella riorganizzazione del servizio;
Annunciano l’organizzazione di una manifestazione da svolgersi a Roma, presso le sedi del Ministero dello Sviluppo Economico e di Ferrovie dello Stato, il prossimo 7 dicembre a cui saranno invitati a partecipare i sindaci, i presidenti delle Regioni e delle Province, i presidenti dell’ANCI e dell’UPI di Basilicata, Campania e Puglia.
Al termine dell’incontro è stato sottoscritto il documento che di seguito si riporta integralmente:
Riorganizzazione collegamenti ferroviari sulla dorsale Tirrenica e Adriatica
I Sindaci dei Comuni campani e pugliesi connessi tra loro dalla linea ferroviaria che collega la Puglia alla capitale esprimono forte preoccupazione per le paventate scelte del gruppo Ferrovie dello Stato in ordine alla riorganizzazione dei treni a lunga percorrenza sulle dorsali Adriatica e Appenninica.
Tale programmazione conterrebbe la cancellazione di circa 30 tra Eurostar, Intercity ed Espressi, diurni e notturni, in partenza da Puglia, Sicilia e Calabria e diretti a Bolzano, Roma, Milano, Torino e Venezia.
A ciò si aggiunge il taglio del 75% delle risorse destinate a finanziare il trasporto pubblico locale, deciso con la manovra finanziaria di agosto, che potrebbe determinare la drastica riduzione dei collegamenti su ferro e gomma massimamente utilizzati da lavoratori e studenti pendolari.
Gli interventi, se confermati, nell’immediato determineranno la mortificazione del diritto alla mobilità dei cittadini e lo scadimento della qualità del servizio. In prospettiva, è condivisibile la preoccupazione espressa dalle organizzazioni sindacali in ordine ai contraccolpi occupazionali, a partire dai dipendenti delle aziende dell’indotto che operano a servizio dei convogli soppressi.
Le incertezze operative del raddoppio della linea ferroviaria adriatica nel tratto Foggia-Termoli, il mancato finanziamento della costruzione della linea ad Alta Capacità Taranto-Bari-Foggia-Napoli e ad Alta Capacità lungo la dorsale Adriatica amplificano la percezione dell’esistenza di una precisa scelta del gruppo Ferrovie dello Stato, non contrastata dal Governo nazionale, di indirizzare gli investimenti verso le aree più ricche del Paese a scapito delle regioni meridionali pure impegnate nella programmazione di strategie di sviluppo per la cui attuazione la rete e i servizi ferroviari risultano essere fondamentali.
Considerati gli effetti negativi per i nostri territori, avendo ricevuto il sostegno del presidente nazionale dell’ANCI, Graziano Delrio, sollecitiamo interventi urgenti a:
Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, al fine di recepire i temi della mobilitazione istituzionale e rafforzare con la propria azione le istanze indicate;
Presidenti delle Regioni Basilicata, Campania e Puglia, al fine di promuovere azioni congiunte nei confronti del Governo e del Gruppo Ferrovie dello Stato per l’attivazione di un tavolo di confronto tecnico-istituzionale con il pieno coinvolgimento dei Comuni;
Parlamentari campani, lucani e pugliesi, al fine di concertare e porre in essere ogni azione utile a sostenere le ragioni della mobilitazione nei confronti del Governo;
Ministro per lo Sviluppo economico, al fine di rappresentare le ragioni della mobilitazione e rivendicare il ruolo attivo dei Comuni nella riorganizzazione del servizio;
Annunciano l’organizzazione di una manifestazione da svolgersi a Roma, presso le sedi del Ministero dello Sviluppo Economico e di Ferrovie dello Stato, il prossimo 7 dicembre a cui saranno invitati a partecipare i sindaci, i presidenti delle Regioni e delle Province, i presidenti dell’ANCI e dell’UPI di Basilicata, Campania e Puglia.