Bari: "Terraferma" di Crialese a Cinema senza barriere

BARI. Giovedì 20 novembre, al cinema Galleria di Bari, penultimo appuntamento della rassegna "Cinema Senza Barriere", il progetto che promuove la cultura del rispetto e dell'integrazione e consente anche a chi ha problemi di vista o di udito di andare al cinema. Il film in programma è "Terraferma" del regista Emanuele Crialese, candidato all'Oscar per il miglior film straniero. Come sempre previste due proiezioni, alle ore 16 e alle 18.30.
L'ingresso per i non vedenti (o ipovedenti) costa tre euro, mentre per gli accompagnatori è gratuito.
I non vedenti possono prenotare le cuffie a raggi infrarossi entro il giorno prima della proiezione, telefonando ai numeri 080 5429082 - 080 5429058 o inviando un'e-mail a uicba@uiciechi.it. Le cuffie potranno essere ritirate prima dell'ingresso in sala esibendo un documento d'identità.
Per promuovere la più ampia partecipazione, è disponibile un servizio gratuito di trasporto su prenotazione da e per il Galleria.
Queste le fermate dell'autobus per il pubblico di Cinema senza barriere: Hotel La Baia - Palese Santo Spirito; Pineta San Paolo - San Paolo Stanic Villaggio del Lavoratore; Piazza G. Cesare - Picone Poggiofranco; Ospedale Di Venere - Carbonara Ceglie Loseto; Polivalente - Japigia; Piazzetta della Torre - Torre a Mare; Chiesa di San Giuseppe - Madonnella; Pineta San Francesco - Fesca San Girolamo; Piazza Libertà - Murat San Nicola.
È possibile prenotare il servizio telefonicamente entro le ventiquattro ore precedenti allo spettacolo, chiamando il 334 3761113 o il 338 3936846 o ancora inviando un'e-mail a info@samaagency.it e samaagency.it@libero.it
Scheda del film Terraferma (2011)
Regia: Emanuele Crialese.
Interpreti principali: Donatella Finocchiaro, Giuseppe Fiorello, Mimmo Cuticchio, Timnit T., Martina Codecasa, Filippo Pucillo, Filippo Scarafia, Tiziana Lodato e Claudio Santamaria.
Scritto da Emanuele Crialese con Vittorio Moroni, Terraferma racconta la storia di un'isola siciliana dove il turismo comincia a modificare comportamenti e mentalità degli isolani. Un luogo dove si intrecciano storie di pescatori e clandestini che arrivano per mare, storie di profonda umanità e di paura delle nuove regole del respingimento che allontanano dal "sentire solidale", regole che sono la negazione stessa della cultura del mare, che obbliga al soccorso. È con l'immobilità di questo tempo che la famiglia Pucillo deve confrontarsi. Ernesto ha 70 anni e non vorrebbe rottamare il suo peschereccio, il nipote Filippo ne ha 20, ha perso il padre in mare ed è sospeso tra il tempo di suo nonno Ernesto e quello dello zio Nino, che pesca turisti invece che pesci e li intrattiene con gite in barca, musica e allegria.
Giulietta, giovane vedova, sente che il tempo immutabile di quest'isola li ha resi tutti stranieri e che sull'isola non potrà mai esserci un futuro né per lei, né per suo figlio Filippo. Vorrebbe andarsene, cominciare una nuova vita. Un giorno il mare porta a riva, e nelle loro vite, altri viaggiatori, tra cui Sara, giovane donna africana incinta, e il suo bambino Omar. Ernesto li accoglie: è l'antica legge del mare. Ma la nuova legge dell'uomo non lo permette e la vita della famiglia Pucillo è destinata ad essere sconvolta. Un vecchio di grande autorità, una giovane donna che non vuole rinunciare a vivere una vita migliore e un ragazzo che, nella confusione, cerca la sua strada morale. Tutti messi di fronte a una decisione da prendere, che segnerà la loro vita.

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