di Redazione. Continua il tormentone sull'aeroporto Gino Lisa a Foggia. Durante la manifestazione svoltasi ieri nel capoluogo dauno organizzata al fine di sollecitare i vertici di Aeroporti di Puglia ad investimenti ben più consistenti e un’attenzione maggiore di quella finora riservata all'aeroporto, i manifestanti 'pro Gino Lisa' hanno aspramente contestato la politica locale.
Il sindaco Mongelli, presente in platea, dal canto suo ha continuato a seguire tutti gli interventi con inspiegabile calma.
I manifestanti, pian piano, da duemila che erano, si sono ridotti a poco più di cinquecento davanti al palco di piazza Cesare Battisti, impotenti di fronte alla solita 'politica politicante'.
«Incidente chiuso - ha commentato il primo cittadino - interpreto questa reazione popolare come una spinta significativa alla classe politica a operare nel migliore dei modi. Ora però servono proposte e indicazioni operative da portare avanti, è questo il passo avanti che bisogna fare».
Non basta scendere in piazza, ma la gente può fare solo questo. I progetti devono portarli avanti gli enti locali, sono loro il tramite con la Regione e il Governo: «Lo slancio dell’opinione pubblica é necessario se vogliamo tenere desta l’attenzione. Tocca ai politici e alle amministrazioni pubbliche portare avanti le questioni nelle dello sviluppo, ma l’opinione pubblica dopo questa manifestazione non deve riporre le armi. Ora ci auguriamo che come primo passo di questo cambiamento - conclude il sindaco - si riesca a chiudere il contratto con la compagnia Air Vallée (ha presentato un’offerta per nuovi collegamenti dal Gino Lisa: ndr), diventa necessario chiudere anche simbolicamente questa triste storia della cancellazione dei voli».
Ma c’è anche chi ieri ha scelto di non manifestare. Voce di Foggia - che si definisce “una tra le pagine più amate dai foggiani su facebook” - all’ultimo momento ci ha ripensato: «E' da oltre un anno che si parla della chiusura del "Gino Lisa" e della sua destinazione a parco fotovoltaico, ma i politici foggiani hanno fatto sempre orecchie da mercante perchè troppo impegnati a curare i fatti loro. Oggi, che il popolo è insorto, decidono di partecipare alla manifestazione organizzata proprio contro di loro. Noi non ci stiamo - sottolinea Voce di Foggia - nonostante avessimo contribuito anche noi a pubblicizzare il corteo ci siamo dovuti ricredere e, per non manifestare al fianco di chi ha preso il corteo come fosse una passerella, ha deciso di continuare la sua protesta dal mondo virtuale».
Il sindaco Mongelli, presente in platea, dal canto suo ha continuato a seguire tutti gli interventi con inspiegabile calma.
I manifestanti, pian piano, da duemila che erano, si sono ridotti a poco più di cinquecento davanti al palco di piazza Cesare Battisti, impotenti di fronte alla solita 'politica politicante'.
«Incidente chiuso - ha commentato il primo cittadino - interpreto questa reazione popolare come una spinta significativa alla classe politica a operare nel migliore dei modi. Ora però servono proposte e indicazioni operative da portare avanti, è questo il passo avanti che bisogna fare».
Non basta scendere in piazza, ma la gente può fare solo questo. I progetti devono portarli avanti gli enti locali, sono loro il tramite con la Regione e il Governo: «Lo slancio dell’opinione pubblica é necessario se vogliamo tenere desta l’attenzione. Tocca ai politici e alle amministrazioni pubbliche portare avanti le questioni nelle dello sviluppo, ma l’opinione pubblica dopo questa manifestazione non deve riporre le armi. Ora ci auguriamo che come primo passo di questo cambiamento - conclude il sindaco - si riesca a chiudere il contratto con la compagnia Air Vallée (ha presentato un’offerta per nuovi collegamenti dal Gino Lisa: ndr), diventa necessario chiudere anche simbolicamente questa triste storia della cancellazione dei voli».
Ma c’è anche chi ieri ha scelto di non manifestare. Voce di Foggia - che si definisce “una tra le pagine più amate dai foggiani su facebook” - all’ultimo momento ci ha ripensato: «E' da oltre un anno che si parla della chiusura del "Gino Lisa" e della sua destinazione a parco fotovoltaico, ma i politici foggiani hanno fatto sempre orecchie da mercante perchè troppo impegnati a curare i fatti loro. Oggi, che il popolo è insorto, decidono di partecipare alla manifestazione organizzata proprio contro di loro. Noi non ci stiamo - sottolinea Voce di Foggia - nonostante avessimo contribuito anche noi a pubblicizzare il corteo ci siamo dovuti ricredere e, per non manifestare al fianco di chi ha preso il corteo come fosse una passerella, ha deciso di continuare la sua protesta dal mondo virtuale».