MAGLIE (LE). Continuano i controlli da parte della Guardia di Finanza leccese. Le Fiamme Gialle di Maglie si sono trovati a controllare, in questi giorni, un B&B a conduzione familiare, ma si sono trovati di fronte ad un attrezzatissimo resort completo di ogni confort: la struttura, in effetti, era di grandi dimensioni, composta da più immobili e da un numero di stanze e di posti letto complessivo ben superiore a quanto prevede la normativa regionale che regola l’attività dei B&B.
All'interno del "B&B" vi erano inoltre una piscina con annesso solarium, una sala yoga dove si tenevano regolarmente corsi ai quali partecipavano soprattutto gli alloggiati interessati, la somministrazione di pasti non previsti quali brunch, pranzi e cene, l’utilizzo di personale dipendente, nonché la fornitura di ulteriori piccoli servizi extra, tutti rigorosamente a pagamento.
Per quel che riguarda la titolare dell’attività ricettiva, si riteneva un semplice operatore di B&B “saltuario” e non “professionale”, svolgeva l’attività senza la prevista partita IVA e non provvedeva all’espletazione di tutti gli altri adempimenti prettamente legati alla effettiva natura imprenditoriale, quali la tenuta della contabilità, l’emissione di ricevute e/o fatture fiscali e la presentazione delle previste dichiarazioni ai fini delle imposte dirette e dell’IVA. Pertanto, è stata ritenuta un “evasore totale”.
Durante i controlli, i finanzieri hanno contestato alla responsabile: un imponibile non dichiarato di circa € 180.000 per quanto riguarda l'Irap, mentre ai fini dell’IVA l’evasione ammonta a circa € 30.000, senza considerare ulteriori € 63.600 di ricavi non contabilizzati ed € 10.500 di ritenute d’acconto non operate e non versate.
(Daniele Martini)
All'interno del "B&B" vi erano inoltre una piscina con annesso solarium, una sala yoga dove si tenevano regolarmente corsi ai quali partecipavano soprattutto gli alloggiati interessati, la somministrazione di pasti non previsti quali brunch, pranzi e cene, l’utilizzo di personale dipendente, nonché la fornitura di ulteriori piccoli servizi extra, tutti rigorosamente a pagamento.
Per quel che riguarda la titolare dell’attività ricettiva, si riteneva un semplice operatore di B&B “saltuario” e non “professionale”, svolgeva l’attività senza la prevista partita IVA e non provvedeva all’espletazione di tutti gli altri adempimenti prettamente legati alla effettiva natura imprenditoriale, quali la tenuta della contabilità, l’emissione di ricevute e/o fatture fiscali e la presentazione delle previste dichiarazioni ai fini delle imposte dirette e dell’IVA. Pertanto, è stata ritenuta un “evasore totale”.
Durante i controlli, i finanzieri hanno contestato alla responsabile: un imponibile non dichiarato di circa € 180.000 per quanto riguarda l'Irap, mentre ai fini dell’IVA l’evasione ammonta a circa € 30.000, senza considerare ulteriori € 63.600 di ricavi non contabilizzati ed € 10.500 di ritenute d’acconto non operate e non versate.
(Daniele Martini)