di Nicola Zuccaro. Al 9' della ripresa di Torino - Bari, complice una palla offerta a centrocampo da Polenta, su assist di Iori ad Antenucci, ha consentito di involarsi verso la porta barese siglando dopo aver dribblato anche Lamanna la rete del definitivo 1-1. In una notte di metà autunno torinese è sfumato così il sogno dei numerosi tifosi biancorossi presenti sugli spalti dell'Olimpico di Torino di ottenere una vittoria che sul quel terreno mancava dal 9 Novembre 1969. Dopo 42 anni col medesimo punteggio di 1-0, il Bari poteva centrare la seconda vittoria consecutiva in trasferta e invece, in una gara gradevole solo nel primo tempo, i Galletti non hanno fatto, come si suol scrivere, catenaccio per portare a casa 3 punti pesanti in un momento particolare del sodalizio biancorosso. La pecca nonchè la lacuna emersa nella serata torinese è stata principalmente questa oltre a quella ormai costante di perdere con lapalissiana facilità la palla a centrocampo. Si può concordare parzialmente con mister Torrente quando ha affermato nel dopo gara che un punto in trasferta specie se ottenuto in casa della capolista è sempre prezioso. Per come è andata la gara a nome di una buona parte della tifoseria che ha visto la partita in tv sentiamo, come stampa calcistica, il dovere di domandare non più a colui che è l'attuale tecnico del Bari ma a chi in passato è stato terzino del Genoa se, in quel di Torino, dopo essere passati in vantaggio andava applicata una rigida difesa utile per portare a casa non 1 ma 3 punti che alla luce degli eventuali 2 punti di penalizzazione in arrivo per il mancato pagamento degli stipendi avrebbero reso più comoda la posizione in classifica del Bari.