di Nicola Zuccaro. Sino al 63' quando capitan Donati ha inventato una conclusione dalla distanza per il momentaneo 1-1 c'erano le speranze di assistere ad una gara equilibrata con un Bari competitivo. Invece no. Dieci minuti prima del 2-1 firmato dal temibile ariete Soncin, un cartellino rosso emesso dal sig. Mariani di Aprilia ad indirizzo di Bellomo ha compromesso non solo la gara dei Galletti ma anche e sopratutto la loro condizione mentale. Il Bari agguerito visto prima del parziale vantaggiosiglato da Papa Waigo ha perso improvvisamente ed inspiegabilmente volto trasformandosi in quella nave in disarmo prossima ad affondare. Bari che ti succede?
E' questa la domanda da porgere ai Galletti ed in primis a mister Torrente all'indomani di questo capitombolo. Al Del Duca, il reparto finito maggiormente sotto esame è stato quello difensivo che ha concesso troppo spazio al pur rispettabilissimo attacco ascolano e confermatosi tale per le segnature di Papa Waigo e Soncin. Non esente da disamine tattiche è anche l'offensiva. Si è rivisto il Bari che ha affrontato il Genoa con troppi cross a vuoto per l'assenza di quel centravanti di sfondamento capace di irrompere sotto porta. Sperare nel difensore dalla statura elevata come Borghese per risolvere una gara non basta per poter allontanare il Bari di 2 punti dalla zona play-out.
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