BARI. Istituire, in sinergia con la Prefettura, una task force che si occupi di monitorare, giorno per giorno, la situazione del canale Ciappetta Camaggio e che, nelle eventuali emergenze, rappresenti per i cittadini un punto di riferimento certo a cui chiedere soccorso e intervento e da cui poterli ottenere. Lo ha proposto il consigliere regionale Franco Pastore componente della commissione Ambiente e Lavori pubblici, allo stesso Prefetto della Bat, Carlo Sessa, al sindaco di Barletta Nicola Maffei e agli atri soggetti istituzionali presenti al tavolo che si è riunito nell’aula del consiglio comunale per far fronte ai danni provocati dalla esondazione del canale che, scendendo dalle Murge attraversa i territori di Corato, Andria e Barletta, dove sfocia a mare nella zona a sud, verso Trani.
“In caso di emergenza – spiega Pastore – come domenica scorsa, i cittadini devono sapere a chi rivolgersi, senza andare a tentoni, provando a chiedere contemporaneamente e in vano diversi interventi, servono uomnini e mezzi che si concentrino sulla prevenzione e sull’intervento specificatamente per quella criticità”.
L’incontro è servito a definire un percorso le cui priorità sono la conta dei danni, soprattutto per coloro che operano e lavorano su via Andria e via Callano, per poter istruire la procedura di richiesta dello stato di calamità; interventi urgenti di manutenzione del canale per prevenire altre esondazioni.
“Ciascuno deve fare la propria parte – aggiunge Pastore – i comuni, Barletta e Andria, Regione, l’Anas, le province di Bari e Bat e tutti gli altri soggetti coinvolti, Ato, Consorzio di bonifica Terre d’Apulia. Per questo, entro venerdì, si riunirà un tavolo tecnico, sempre qui, a Barletta, con tutte le parti coinvolte, inclusa la delegazione di cittadini duramente colpiti dall’esondazione.
“In caso di emergenza – spiega Pastore – come domenica scorsa, i cittadini devono sapere a chi rivolgersi, senza andare a tentoni, provando a chiedere contemporaneamente e in vano diversi interventi, servono uomnini e mezzi che si concentrino sulla prevenzione e sull’intervento specificatamente per quella criticità”.
L’incontro è servito a definire un percorso le cui priorità sono la conta dei danni, soprattutto per coloro che operano e lavorano su via Andria e via Callano, per poter istruire la procedura di richiesta dello stato di calamità; interventi urgenti di manutenzione del canale per prevenire altre esondazioni.
“Ciascuno deve fare la propria parte – aggiunge Pastore – i comuni, Barletta e Andria, Regione, l’Anas, le province di Bari e Bat e tutti gli altri soggetti coinvolti, Ato, Consorzio di bonifica Terre d’Apulia. Per questo, entro venerdì, si riunirà un tavolo tecnico, sempre qui, a Barletta, con tutte le parti coinvolte, inclusa la delegazione di cittadini duramente colpiti dall’esondazione.