Cgil a Banca d'Italia, serve operazione verità

BARI. “Vorremmo ricordare al Direttore Saccomanni che il Mezzogiorno, in particolare dal 2008, ha visto diminuire il finanziamento per spesa in conto capitale, spesa per sviluppo a cui si è sommato il combinato disposto di tagli lineari, patto di stabilità e federalismo fiscale”. E' quanto sostiene Serena Sorrentino, segreteria confederale della Cgil con delega ai problemi del Mezzogiorno in risposta al direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni, che oggi da Parigi ha parlato degli elementi di forza del Sud, ma anche del problema del sovrafinanziamento. “Al netto della sottrazione del Fas – spiega Sorrentino - e della presa in giro dei vari piani Sud con i quali il precedente Governo prima ha sottratto potestà alle Regioni e con Eurosud ha ridotto ulteriormente risorse non si può certo affermare che ci sia stato un sovrafinanziamento delle regioni meridionali”. Sono vere invece tutte le osservazioni del direttore della Banca d'Italia “sul tema delle infiltrazioni della criminalità anche sulla spesa dei Fondi strutturali”, un argomento con cui, per la Cgil, “si sfonda una porta aperta”, anche se il fenomeno “dipende dalle politiche fatte in precedenza di allentamento del controllo della legalità”. “Confidiamo che il nuovo Ministro per la Coesione – conclude Sorrentino - voglia affrontare il nodo della costruzione di una vera agenzia programmatica che si occupi di guardare ai differenziali territoriali come parte del progetto di crescita del Paese. Se c'è un'affermazione che condividiamo pienamente di Saccomanni è proprio quella che riguarda il Sud visto come una risorsa e non come un problema.

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