Cgil: scelte Berlusconi avranno gravi ricadute sociali

BARI. La manovra economica del Governo, approvata il 14 settembre dal Parlamento, che si aggiunge ai tagli già operati, assesta un altro colpo disastroso al trasporto pubblico urbano, extraurbano e ferroviario nel Paese. Le irresponsabili scelte del Governo Berlusconi, se non rimosse, provocheranno la paralisi del trasporto pubblico locale e gravissime ricadute sociali. Per la Puglia i tagli prevedono per il 2012 una riduzione pari al 75% delle risorse necessarie a garantire il trasporto locale, in particolare quello svolto da Trenitalia. Ciò provocherebbe il blocco delle attività e la crisi del settore. Per Nicola Affatato, Segretario regionale CGIL, “è assolutamente necessario mettere in campo tutte le possibili iniziative per scongiurare la paralisi dei trasporti e le gravissime conseguenze sociali, con un’azione decisa volta a modificare le gravi scelte operate dal Governo e per assicurare le risorse indispensabili al settore”. “Nel contempo –aggiunge- è necessario aprire un confronto non più rinviabile in Puglia per avviare una fase di riorganizzazione e di rilancio del settore, eliminando duplicazioni, sovrapposizioni e diseconomie, per recuperare risorse finanziarie da investire sul mantenimento e sul potenziamento dei servizi di trasporto pubblico locale”. Il segretario Affatato evidenzia inoltre “la necessità di garantire i livelli occupazionali e la socialità dei servizi, dal momento che è impensabile, in una fase così pesante di crisi, che tagli di questa portata possano essere pagati dai lavoratori e dai cittadini in termini di soppressione di servizi e di aumento delle tariffe”. Lo comunica l'Ufficio Stampa CGIL puglia in una nota.

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