BARI. Il Comune di Bari ha ottenuto oggi a Bologna il premio per la categoria “Qualità delle Infrastrutture e degli spazi pubblici”, nell’ambito di Urbanpromo 2011, la manifestazione annuale dell’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica).
I progetti presentati nell’edizione dello scorso anno, premiati nella cerimonia che si è svolta questa mattina nel complesso di Santo Stefano a Bologna, riguardano gli interventi di rigenerazione urbana nei quartieri Japigia e San Marcello (PIRP), San Paolo (centro direzionale) e San Girolamo (PRU), nonché gli interventi di rivitalizzazione del centro urbano previsti nel programma “Porti e stazioni”, fra cui significativo è il concorso per la riqualificazione e valorizzazione delle aree ferroviarie di Bari Centrale.
Il premio, ritirato dall’arch. Annamaria Curcuruto in rappresentanza del sindaco Emiliano e dell’assessorato all’Urbanistica, rappresenta un riconoscimento di qualità e attenzione che l’INU e il gotha del pensiero urbanistico italiano riservano allo sforzo compiuto dalla città di Bari sui temi della qualità urbana, del riuso e della rigenerazione dei quartieri periferici ma anche di aree centrali degradate o marginalizzate.
Tutti questi interventi, realizzati o in corso di realizzazione, sono stati condotti con strumenti urbanistici innovativi e con il coinvolgimento del partenariato privato come metodologia progettuale ed economico-finanziaria sostenibile. Infatti la gran parte delle opere pubbliche viene sostenuta dalle imprese private che investono sulla qualità degli interventi ed il miglioramento degli standard abitativi.
Queste modalità operative rappresentano il notevole avanzamento della pianificazione urbanistica a Bari, sancito anche a livello amministrativo con l’approvazione del PUTT (Piano paesaggistico comunale), del DPP (Documento programmatico per il nuovo piano regolatore generale), del Documento di rigenerazione urbana ai sensi della L.R. 21/08 e con il redigendo nuovo Regolamento edilizio comunale. Tutti strumenti urbanistici ed edilizi nuovi e basati sul concetto di sostenibilità ambientale, sociale ed economica che delineano gli indirizzi culturali e strategici per la “bellezza della città ” ovvero per il miglioramento della qualità dell’ambiente urbano, obiettivo fondamentale dell’azione politica dell’amministrazione comunale.
“Bari ha intrapreso un percorso virtuoso nel campo della eco sostenibilità - dichiara Elio Sannicandro - il recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente rappresenta infatti l’indirizzo preciso che ci ha consentito di avviare processi virtuosi di riqualificazione urbana nei quartieri periferici come pure in alcune aree centrali. Tra questi si distinguono gli interventi completati nel quartiere San Paolo e a Mungivacca, insieme a quelli in corso a Japigia, San Marcello e San Girolamo. Tutti caratterizzati da opere infrastrutturali pubbliche (urbanizzazioni primarie per migliorare la rete viaria, piste ciclabili, reti fognarie), servizi per i residenti (scuole, centri sociali, impianti sportivi, aree a verde) e dal recupero e implementazione di edilizia residenziale pubblica. Senza trascurare i progetti in itinere per il recupero di aree militari dismesse (Rossani) o di vecchi siti industriali (gasometro, area Gaslini, area Fibronit, acciaierie Scianatico, ecc.) anche attraverso importanti opere di bonifica che consentiranno di restituire aree strategiche della città ad una fruizione sicura da parte dei cittadini”.
I progetti presentati nell’edizione dello scorso anno, premiati nella cerimonia che si è svolta questa mattina nel complesso di Santo Stefano a Bologna, riguardano gli interventi di rigenerazione urbana nei quartieri Japigia e San Marcello (PIRP), San Paolo (centro direzionale) e San Girolamo (PRU), nonché gli interventi di rivitalizzazione del centro urbano previsti nel programma “Porti e stazioni”, fra cui significativo è il concorso per la riqualificazione e valorizzazione delle aree ferroviarie di Bari Centrale.
Il premio, ritirato dall’arch. Annamaria Curcuruto in rappresentanza del sindaco Emiliano e dell’assessorato all’Urbanistica, rappresenta un riconoscimento di qualità e attenzione che l’INU e il gotha del pensiero urbanistico italiano riservano allo sforzo compiuto dalla città di Bari sui temi della qualità urbana, del riuso e della rigenerazione dei quartieri periferici ma anche di aree centrali degradate o marginalizzate.
Tutti questi interventi, realizzati o in corso di realizzazione, sono stati condotti con strumenti urbanistici innovativi e con il coinvolgimento del partenariato privato come metodologia progettuale ed economico-finanziaria sostenibile. Infatti la gran parte delle opere pubbliche viene sostenuta dalle imprese private che investono sulla qualità degli interventi ed il miglioramento degli standard abitativi.
Queste modalità operative rappresentano il notevole avanzamento della pianificazione urbanistica a Bari, sancito anche a livello amministrativo con l’approvazione del PUTT (Piano paesaggistico comunale), del DPP (Documento programmatico per il nuovo piano regolatore generale), del Documento di rigenerazione urbana ai sensi della L.R. 21/08 e con il redigendo nuovo Regolamento edilizio comunale. Tutti strumenti urbanistici ed edilizi nuovi e basati sul concetto di sostenibilità ambientale, sociale ed economica che delineano gli indirizzi culturali e strategici per la “bellezza della città ” ovvero per il miglioramento della qualità dell’ambiente urbano, obiettivo fondamentale dell’azione politica dell’amministrazione comunale.
“Bari ha intrapreso un percorso virtuoso nel campo della eco sostenibilità - dichiara Elio Sannicandro - il recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente rappresenta infatti l’indirizzo preciso che ci ha consentito di avviare processi virtuosi di riqualificazione urbana nei quartieri periferici come pure in alcune aree centrali. Tra questi si distinguono gli interventi completati nel quartiere San Paolo e a Mungivacca, insieme a quelli in corso a Japigia, San Marcello e San Girolamo. Tutti caratterizzati da opere infrastrutturali pubbliche (urbanizzazioni primarie per migliorare la rete viaria, piste ciclabili, reti fognarie), servizi per i residenti (scuole, centri sociali, impianti sportivi, aree a verde) e dal recupero e implementazione di edilizia residenziale pubblica. Senza trascurare i progetti in itinere per il recupero di aree militari dismesse (Rossani) o di vecchi siti industriali (gasometro, area Gaslini, area Fibronit, acciaierie Scianatico, ecc.) anche attraverso importanti opere di bonifica che consentiranno di restituire aree strategiche della città ad una fruizione sicura da parte dei cittadini”.