BARI. Le norme che riguardano la definizione del tributo speciale per il conferimento dei rifiuti solidi in discarica saranno inserite nella legge di bilancio di previsione che si discuterà entro la fine quest’anno.
È la decisione, su proposta del capogruppo del Sel, Michele Losappio, che la quinta e la prima Commissione in seduta congiunta hanno assunto non senza qualche divergenza.
Ma veniamo alla cronaca. Sembrava tutto fatto. Delle tre proposte “storiche” sulla materia, si è arrivati oggi con l’omnibus, sul quale sono state già realizzate le audizioni in quinta Commissione, che si è di fatto espunto naturalmente; la proposta dell’assessore all’ambiente, Lorenzo Nicastro che è stata sostituita da un quarto schema di ddl armonizzato con quanto previsto da una proposta di Losappio ed altri, di conseguenza quest’ultima è scomparsa, perché ritirata dallo stesso capogruppo del Sel.
A questo punto i giochi sembravano fatti anche perché l’assessore Nicastro ha manifestato una certa urgenza, adeguamenti a norme nazionali ed europee che incombono ormai su qualunque provvedimento.
Il presidente della prima Commissione Arcangelo Sannicandro ha manifestato la volontà di andare subito al voto. La scelta non è piaciuta al centrodestra, in particolare il capogruppo dell’opposizione Rocco Palese, ha richiamato la prassi ormai consolidata di ascoltare l’Anci e l’Upi, insomma di programmare le audizioni, prima di approvare qualunque iniziativa legislativa.
Molti consiglieri sono intervenuti per spegnere la querelle fra Sannicandro e Palese, richiamando il buon senso e proponendo varie soluzioni di mediazione: Il capogruppo del Pd, Antonio Decaro, quello della Puglia per Vendola, Angelo Disabato. Alla fine, come già detto, è passata a maggioranza la proposta Losappio di inserire l’argomento nella legge di bilancio così da poter includere nelle audizioni sulla manovra finanziaria anche quelle sull’argomento specifico.
L’assessore Nicastro ha sottolineato che in realtà le audizioni non hanno molto senso in quanto, la materia è stata già affrontata in quinta Commissione, ma soprattutto perché, l’ultima stesura della legge prevede maggiori premialità, quindi i Comuni non possono che accogliere con favore queste modifiche.
In particolare ai Comuni che non raggiungono nel periodo 1 settembre – 31 agosto di ciascuna annualità il 40% di raccolta differenziata sarà applicata l’aliquota massima (aliquota di prima fascia).
Ai Comuni che registrano percentuali di raccolta differenziata pari o superiori al 30% ma inferiori al 40% sono riconosciute le seguenti premialità:
riduzione del 12,5% dell’aliquota di prima fascia al raggiungimento dell’obiettivo di raccolta differenziata così come previste dal decreto 152 del 2006;
riduzione di un ulteriore 12,5% dell’aliquota di prima fascia al raggiungimento dell’elevata qualità di frazione organica raccolta in maniera separata.
Ai Comuni che registrano percentuali di raccolta differenziata pari o superiori al 40% è riconosciuto l’abbattimento del 55% dell’aliquota massima (di prima fascia) e la riduzione del 50% dell’aliquota di seconda fascia al raggiungimento degli obiettivi di efficienza già citati oltre che l’aggiunta dell’elevata qualità di raccolta anche degli imballaggi attraverso sistemi di raccolta monomateriale.
Ai Comuni che abbiano raggiunto nel periodo di riferimento 1 settembre 31 agosto di ciascuna annualità gli obiettivi di raccolta differenziata, si applica l’ammontare di tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi urbani pari a 5,17 euro per ogni tonnellata di rifiuto conferito, sempre che abbiano raggiunto gli obiettivi di efficienza.
Per l’anno 2013, viene riconosciuta comunque una premialità pari al 15% dell’aliquota massima a tutti i Comuni che abbiano realizzato la chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti
È la decisione, su proposta del capogruppo del Sel, Michele Losappio, che la quinta e la prima Commissione in seduta congiunta hanno assunto non senza qualche divergenza.
Ma veniamo alla cronaca. Sembrava tutto fatto. Delle tre proposte “storiche” sulla materia, si è arrivati oggi con l’omnibus, sul quale sono state già realizzate le audizioni in quinta Commissione, che si è di fatto espunto naturalmente; la proposta dell’assessore all’ambiente, Lorenzo Nicastro che è stata sostituita da un quarto schema di ddl armonizzato con quanto previsto da una proposta di Losappio ed altri, di conseguenza quest’ultima è scomparsa, perché ritirata dallo stesso capogruppo del Sel.
A questo punto i giochi sembravano fatti anche perché l’assessore Nicastro ha manifestato una certa urgenza, adeguamenti a norme nazionali ed europee che incombono ormai su qualunque provvedimento.
Il presidente della prima Commissione Arcangelo Sannicandro ha manifestato la volontà di andare subito al voto. La scelta non è piaciuta al centrodestra, in particolare il capogruppo dell’opposizione Rocco Palese, ha richiamato la prassi ormai consolidata di ascoltare l’Anci e l’Upi, insomma di programmare le audizioni, prima di approvare qualunque iniziativa legislativa.
Molti consiglieri sono intervenuti per spegnere la querelle fra Sannicandro e Palese, richiamando il buon senso e proponendo varie soluzioni di mediazione: Il capogruppo del Pd, Antonio Decaro, quello della Puglia per Vendola, Angelo Disabato. Alla fine, come già detto, è passata a maggioranza la proposta Losappio di inserire l’argomento nella legge di bilancio così da poter includere nelle audizioni sulla manovra finanziaria anche quelle sull’argomento specifico.
L’assessore Nicastro ha sottolineato che in realtà le audizioni non hanno molto senso in quanto, la materia è stata già affrontata in quinta Commissione, ma soprattutto perché, l’ultima stesura della legge prevede maggiori premialità, quindi i Comuni non possono che accogliere con favore queste modifiche.
In particolare ai Comuni che non raggiungono nel periodo 1 settembre – 31 agosto di ciascuna annualità il 40% di raccolta differenziata sarà applicata l’aliquota massima (aliquota di prima fascia).
Ai Comuni che registrano percentuali di raccolta differenziata pari o superiori al 30% ma inferiori al 40% sono riconosciute le seguenti premialità:
riduzione del 12,5% dell’aliquota di prima fascia al raggiungimento dell’obiettivo di raccolta differenziata così come previste dal decreto 152 del 2006;
riduzione di un ulteriore 12,5% dell’aliquota di prima fascia al raggiungimento dell’elevata qualità di frazione organica raccolta in maniera separata.
Ai Comuni che registrano percentuali di raccolta differenziata pari o superiori al 40% è riconosciuto l’abbattimento del 55% dell’aliquota massima (di prima fascia) e la riduzione del 50% dell’aliquota di seconda fascia al raggiungimento degli obiettivi di efficienza già citati oltre che l’aggiunta dell’elevata qualità di raccolta anche degli imballaggi attraverso sistemi di raccolta monomateriale.
Ai Comuni che abbiano raggiunto nel periodo di riferimento 1 settembre 31 agosto di ciascuna annualità gli obiettivi di raccolta differenziata, si applica l’ammontare di tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi urbani pari a 5,17 euro per ogni tonnellata di rifiuto conferito, sempre che abbiano raggiunto gli obiettivi di efficienza.
Per l’anno 2013, viene riconosciuta comunque una premialità pari al 15% dell’aliquota massima a tutti i Comuni che abbiano realizzato la chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti