ROMA. (GUARDA IL VIDEO) Dopo la giornata nera di ieri nella quale i mercati hanno confermato di non fidarsi dell'Italia e il differenziale tra i titoli italiani Btp e quelli tedeschi Bund ha superato il livello di guardia a quota 400, si attende una reazione da parte del governo. Secondo le indiscrezioni, una riunione del Consiglio dei ministri potrebbe tenersi giovedi' mattina mentre per domani Silvio Berlusconi ha convocato lo stato maggiore del Pdl.
La prudenza del governo si spiega con l'attesa di cio' che verra' deciso nel vertice del G20 che si tiene a Cannes giovedi' e venerdi' prossimi. Palazzo Chigi ribadisce intanto la tesi che il problema della non credibilita' dell'Italia sui mercati non e' legata alla premiership di Berlusconi ma a una nuova fase di internazionalizzazione della crisi economica. Il presidente del Consiglio sarebbe il piu' convinto ad attendere le decisioni che verranno prese a Cannes. Il governo potrebbe rinviare di conseguenza ancora una volta le decisioni relative alle dismissioni e al piano sud, primi tasselli dell'atteso Decreto sviluppo.
Berlusconi conferma intanto che parlera' alle Camere l'8 e il 9 novembre per illustrare gli impegni del governo e una nuova manovra correttiva sui quali potrebbe chiedere il voto di fiducia. Fino a quella data si prevede un'attivita' parlamentare in surplace per evitare di esporre la maggioranza al voto dell'Aula di Montecitorio.
Anche il voto sul Rendiconto dello Stato, riscritto dopo la bocciatura alla Camera, e' stato rinviato. Il presidente del Consiglio non vuole sorprese mentre i frondisti del Pdl capeggiati da Beppe Pisanu e Claudio Scajola continuano a ipotizzare qualche iniziativa in direzione di un possibile allargamento della maggioranza e di un passo indietro dello stesso Berlusconi.
La richiesta del voto di fiducia su provvedimenti chiesti dall'Unione europea viene considerata da Palazzo Chigi una sfida al malessere interno alla maggioranza e a Pd, Terzo polo, Idv. Quanto ai contenuti della lettera di intenti presentata dal governo italiano al Consiglio europeo, l'esecutivo potrebbe varare alcune misure anticrisi con alcuni emendamenti, da presentare entro giovedi' pomeriggio, alla legge di stabilita' che sara' presto discussa dal Parlamento.
L'analisi delle opposizioni e' di segno opposto ed evidenzia la gravita' della situazione dell'economia italiana, a un passo dal default. Sottolinea Pier Luigi Bersani, segretario del Pd: ''L'Italia e' in pericolo, serve un colpo di reni.
Servono subito delle novita' politiche e riforme immediate.
E' del tutto evidente che le promesse del governo all'Unione europea hanno avuto un effetto nullo a causa della mancata credibilita' dell'esecutivo e dell'inadeguatezza degli impegni''.
La prudenza del governo si spiega con l'attesa di cio' che verra' deciso nel vertice del G20 che si tiene a Cannes giovedi' e venerdi' prossimi. Palazzo Chigi ribadisce intanto la tesi che il problema della non credibilita' dell'Italia sui mercati non e' legata alla premiership di Berlusconi ma a una nuova fase di internazionalizzazione della crisi economica. Il presidente del Consiglio sarebbe il piu' convinto ad attendere le decisioni che verranno prese a Cannes. Il governo potrebbe rinviare di conseguenza ancora una volta le decisioni relative alle dismissioni e al piano sud, primi tasselli dell'atteso Decreto sviluppo.
Berlusconi conferma intanto che parlera' alle Camere l'8 e il 9 novembre per illustrare gli impegni del governo e una nuova manovra correttiva sui quali potrebbe chiedere il voto di fiducia. Fino a quella data si prevede un'attivita' parlamentare in surplace per evitare di esporre la maggioranza al voto dell'Aula di Montecitorio.
Anche il voto sul Rendiconto dello Stato, riscritto dopo la bocciatura alla Camera, e' stato rinviato. Il presidente del Consiglio non vuole sorprese mentre i frondisti del Pdl capeggiati da Beppe Pisanu e Claudio Scajola continuano a ipotizzare qualche iniziativa in direzione di un possibile allargamento della maggioranza e di un passo indietro dello stesso Berlusconi.
La richiesta del voto di fiducia su provvedimenti chiesti dall'Unione europea viene considerata da Palazzo Chigi una sfida al malessere interno alla maggioranza e a Pd, Terzo polo, Idv. Quanto ai contenuti della lettera di intenti presentata dal governo italiano al Consiglio europeo, l'esecutivo potrebbe varare alcune misure anticrisi con alcuni emendamenti, da presentare entro giovedi' pomeriggio, alla legge di stabilita' che sara' presto discussa dal Parlamento.
L'analisi delle opposizioni e' di segno opposto ed evidenzia la gravita' della situazione dell'economia italiana, a un passo dal default. Sottolinea Pier Luigi Bersani, segretario del Pd: ''L'Italia e' in pericolo, serve un colpo di reni.
Servono subito delle novita' politiche e riforme immediate.
E' del tutto evidente che le promesse del governo all'Unione europea hanno avuto un effetto nullo a causa della mancata credibilita' dell'esecutivo e dell'inadeguatezza degli impegni''.
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