BARI. Il Consiglio supremo militare ha respinto le dimissioni del governo presentate oggi dal primo ministro Essam Sharaf. Lo ha detto la televisione di stato citando fonti militari.
Il governo si era dimesso sulla pressione delle manifestazioni popolari che nella capitale hanno come epicentro Piazza Tahrir, lo aveva annunciato il portavoce dell'esecutivo, Mohammed Hegazy: ''Il governo del primo ministro ha rassegnato le dimissioni al Consiglio supremo delle forze armate''.
''Considerando le difficili circostanze in cui si trova il paese il governo continuera' a lavorare'' fino all'accettazione delle dimissioni, ha precisato il portavoce.
Intanto, il terzo giorno consecutivo di scontri tra polizia e dimostranti a piazza Tahrir fa registrare un bilancio impressionante: almeno 40 morti.
In centinaia, inoltre, sono rimasti feriti nelle proteste che hanno investito non solo la capitale egiziana, ma anche Alessandria e Suez.
La polizia, in assetto antisommossa, ha affrontato i dimostranti che chiedono la fine del potere militare.
Solo ieri le vittime erano state 13. La polizia ha ripreso a usare in alcuni casi, durante la notte e questa mattina, gas lascrimogeni contro centinaia di dimostranti radunati a piccoli gruppi a Piazza Tahrir, che hanno risposto con lanci di pietre e mattoni.
Il governo si era dimesso sulla pressione delle manifestazioni popolari che nella capitale hanno come epicentro Piazza Tahrir, lo aveva annunciato il portavoce dell'esecutivo, Mohammed Hegazy: ''Il governo del primo ministro ha rassegnato le dimissioni al Consiglio supremo delle forze armate''.
''Considerando le difficili circostanze in cui si trova il paese il governo continuera' a lavorare'' fino all'accettazione delle dimissioni, ha precisato il portavoce.
Intanto, il terzo giorno consecutivo di scontri tra polizia e dimostranti a piazza Tahrir fa registrare un bilancio impressionante: almeno 40 morti.
In centinaia, inoltre, sono rimasti feriti nelle proteste che hanno investito non solo la capitale egiziana, ma anche Alessandria e Suez.
La polizia, in assetto antisommossa, ha affrontato i dimostranti che chiedono la fine del potere militare.
Solo ieri le vittime erano state 13. La polizia ha ripreso a usare in alcuni casi, durante la notte e questa mattina, gas lascrimogeni contro centinaia di dimostranti radunati a piccoli gruppi a Piazza Tahrir, che hanno risposto con lanci di pietre e mattoni.