IL CAIRO. Dopo una notte di calma soltanto apparente al Cairo, fin dall'alba sono ripresi per il terzo giorno consecutivo i disordini in piazza Tahrir e nelle sue immediate vicinanze, dove centinaia di dimostranti sparpagliati in tanti drappelli hanno ingaggiato scontri con la polizia in assetto anti-sommossa: gli agenti hanno fatto di nuovo ricorso ai lacrimogeni contro la folla, che ha reagito con un fitto lancio di sassi e mattoni, come mostrato dalla riprese trasmesse dalla televisione di Stato.
Nelle prime due giornate di tumulti, seguiti all'oceanica manifestazione di venerdi' contro la giunta militare al potere in Egitto dalla caduta di Hosni Mubarak in febbraio, secondo fonti ospedaliere si sono contati in tutto almeno quindici morti, tredici dei quali solo ieri.
Il clima di tensione esasperata rischia di far saltare le elezioni parlamentari del 28 novembre, o comunque di influire pesantemente sullo svolgimento della prima consultazione del dopo-Mubarak.
Nelle prime due giornate di tumulti, seguiti all'oceanica manifestazione di venerdi' contro la giunta militare al potere in Egitto dalla caduta di Hosni Mubarak in febbraio, secondo fonti ospedaliere si sono contati in tutto almeno quindici morti, tredici dei quali solo ieri.
Il clima di tensione esasperata rischia di far saltare le elezioni parlamentari del 28 novembre, o comunque di influire pesantemente sullo svolgimento della prima consultazione del dopo-Mubarak.
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