"Esame di coscienza collettivo": Napolitano sale in cattedra

di Nicola Zuccaro. "Dobbiamo farci, tutti quanti noi, un esame di coscienza collettivo". Incalzato dalle domande dei cronisti ai quali aveva dato appuntamento nel cortile dell'Ateneo, appena giunto lì, Giorgio Napolitano ha precisato con questa dichiarazione il concetto col quale ha concluso presso l'Aula Magna dell'Università barese la conferenza dal titolo: "Rotta a Sud Est. Il Futuro di Bari e della Puglia".
Pur richiamando l'attenzione ai gravosi problemi occupazionali che affliggono il Mezzogiorno, ed in particolare i territori sopra menzionati, il Presidente della Repubblica ha confermato durante il suo breve e coinciso intervento il ruolo di guida morale del nostro Paese. Un ruolo divenuto indispensabile e prezioso in giorni difficili per il futuro dell'Italia e della sua posizione nella Comunità Europea a seguito della crisi economica che imperversa sia negli stati dell'Unione che nei mercati. Da garante della Costituzione e dell'Unità Nazionale non si è sottratto a richiamare a quello spirito di coesione teso a superare quei localismi e corporativismi che rendono, a tutt'oggi, irrisolvibile e insuperabile la questione meridionale. Quale uomo del Sud, Napolitano non
ha risparmiato critiche verso chi in passato ha compiuto degli errori per quelle scelte governative che nel 2011 affliggono ancora il Mezzogiorno. Scroscianti sono giunti, dopo questa rilevazione, gli applausi al capo dello Stato dall'uditorio dell'Aula Magna che lo ha "laureato" a pieni voti quale docente di Morale Nazionale.

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