ROMA. "Ora ho notizie dirette. Berlusconi si dimette". Cosi' su Twitter il vicedirettore di Libero Franco Bechis annuncia la notizia sulle intenzioni del premier su cui scrive di avere fonti dirette.
"Che Berlusconi stia per cedere il passo ormai e' cosa acclarata. Si tratta di ore, forse minuti" conferma il diretto del Foglio Giuliano Ferrara.
Il punto vero - aggiunge Ferrara - è per che cosa dimettersi, che cosa fare di sé, che cosa fare di tutti questi anni e qual è la vera posta in gioco: la capacità di dirigere il paese, di guidarlo, le regole adatte a un sistema maggioritario in cui il popolo sceglie chi governa, esprime un mandato su un programma". "Questa è la posta in gioco. Qualunque soluzione mascherata di emergenza che non siano le elezioni subito è inutile" aggiunge Ferrara.
LETTA: CAMBIAMENTO? IMPEGNI RESTANO - "Nel passaggio da un governo all'altro - non è che lo stia auspicando - gli impegni assunti non cambiano, continuano: si chiama principio della continuità amministrativa": lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, a margine di una conferenza stampa.
"'Il patto sottoscritto oggi (tra Regioni, Governo e Ue, ndr) resiste ad ogni evento ammesso che eventi di quel tipo ci siano'', ha proseguito il sottosegretario Gianni Letta, rispondendo ad una domanda.
LA SMENTITA - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ad Arcore per il tradizionale pranzo del lunedi' con i figli e l'amico di sempre Confalonieri, dopo le voci che da questa mattina si rincorrono su sue possibili dimissioni in serata o nella giornata di domani, ha chiamato alcuni dei big del Pdl per smentire tali ricostruzioni. Tanto che poco fa una nota ufficiale del capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, riporta esattamente le parole del premier, cioe' che ogni voce su dimissioni e' destituita di fondamento.
Afferma infatti Cicchitto: "Ho parlato poco fa con il presidente Berlusconi che mi ha detto che le voci sulle sue dimissioni sono destituite di fondamento".
Nessuna ostilita' del Terzo Polo verso un'ipotesi di governo guidato da Gianni Letta. E' Pier Ferdinando Casini a chiarire che "non e' stata da noi formulata alcuna valutazione sull'ipotesi di un governo presieduto dal dott. Letta che, come si sa, gode della massima stima". "In caso di dimissioni dell'esecutivo presieduto da Berlusconi, spetta al Capo dello Stato, e non ad altri, l'indicazione di una personalita' incaricata di formare il nuovo governo", sottolinea Casini.
"L'Udc e il Terzo Polo hanno espresso la convinzione, consolidata purtroppo dall'andamento dei mercati di oggi, che e' necessario uno sforzo straordinario delle forze politiche di maggioranza e di opposizione per salvare l'Italia. Pertanto - rileva ancora - non e' stata da noi formulata alcuna valutazione sull'ipotesi di un governo presieduto daLetta che, come si sa, gode della massima stima".
"Ogni altra considerazione - conclude l'ex presidente della Camera - e' frutto del palese tentativo di trovare espedienti o alibi per la mancata assunzione di serie responsabilita'".
"Che Berlusconi stia per cedere il passo ormai e' cosa acclarata. Si tratta di ore, forse minuti" conferma il diretto del Foglio Giuliano Ferrara.
Il punto vero - aggiunge Ferrara - è per che cosa dimettersi, che cosa fare di sé, che cosa fare di tutti questi anni e qual è la vera posta in gioco: la capacità di dirigere il paese, di guidarlo, le regole adatte a un sistema maggioritario in cui il popolo sceglie chi governa, esprime un mandato su un programma". "Questa è la posta in gioco. Qualunque soluzione mascherata di emergenza che non siano le elezioni subito è inutile" aggiunge Ferrara.
LETTA: CAMBIAMENTO? IMPEGNI RESTANO - "Nel passaggio da un governo all'altro - non è che lo stia auspicando - gli impegni assunti non cambiano, continuano: si chiama principio della continuità amministrativa": lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, a margine di una conferenza stampa.
"'Il patto sottoscritto oggi (tra Regioni, Governo e Ue, ndr) resiste ad ogni evento ammesso che eventi di quel tipo ci siano'', ha proseguito il sottosegretario Gianni Letta, rispondendo ad una domanda.
LA SMENTITA - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ad Arcore per il tradizionale pranzo del lunedi' con i figli e l'amico di sempre Confalonieri, dopo le voci che da questa mattina si rincorrono su sue possibili dimissioni in serata o nella giornata di domani, ha chiamato alcuni dei big del Pdl per smentire tali ricostruzioni. Tanto che poco fa una nota ufficiale del capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, riporta esattamente le parole del premier, cioe' che ogni voce su dimissioni e' destituita di fondamento.
Afferma infatti Cicchitto: "Ho parlato poco fa con il presidente Berlusconi che mi ha detto che le voci sulle sue dimissioni sono destituite di fondamento".
Nessuna ostilita' del Terzo Polo verso un'ipotesi di governo guidato da Gianni Letta. E' Pier Ferdinando Casini a chiarire che "non e' stata da noi formulata alcuna valutazione sull'ipotesi di un governo presieduto dal dott. Letta che, come si sa, gode della massima stima". "In caso di dimissioni dell'esecutivo presieduto da Berlusconi, spetta al Capo dello Stato, e non ad altri, l'indicazione di una personalita' incaricata di formare il nuovo governo", sottolinea Casini.
"L'Udc e il Terzo Polo hanno espresso la convinzione, consolidata purtroppo dall'andamento dei mercati di oggi, che e' necessario uno sforzo straordinario delle forze politiche di maggioranza e di opposizione per salvare l'Italia. Pertanto - rileva ancora - non e' stata da noi formulata alcuna valutazione sull'ipotesi di un governo presieduto daLetta che, come si sa, gode della massima stima".
"Ogni altra considerazione - conclude l'ex presidente della Camera - e' frutto del palese tentativo di trovare espedienti o alibi per la mancata assunzione di serie responsabilita'".
Tags
Politica