BARI. “Alla luce dell’aggravarsi della situazione gestionale ed economica della Sud est, è incomprensibile lo slittamento delle audizioni dei vertici dell’azienda e delle OO.SS., previste nel calendario della V Commissione convocata per mercoledì 16 novembre, a causa dell’indisponibilità di alcune sigle sindacali”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale de La Puglia per Vendola Francesco Laddomada, a seguito della notizia del rinvio delle audizioni a causa dell’indisponibilità di alcune sigle sindacali.
“Ritengo incomprensibile tale rinvio, considerato anche che, da notizie apprese, la situazione dell’azienda , da un punto di vista gestionale continua ad aggravarsi, e affrontare nelle sedi competenti questa problematica, con la massima celerità, sarebbe stato un atto di responsabilità da parte di tutti.
Oggi assistiamo all’ennesimo tentativo di mettere la testa sotto la sabbia, ignorando una situazione che, se non affrontata con la massima urgenza, rischia di provocare danni irreparabili, con tutte le conseguenze che ne deriverebbero.
Rimango particolarmente perplesso del fatto che, a chiedere il rinvio, siano state le stesse OO.SS. che, il 4 novembre scorso, hanno diffuso un durissimo comunicato stampa contro la politica aziendale.
Nel documento si legge testualmente che “all’improvviso ed inaspettatamente si è tolto il coperchio sulle Ferrovie del Sud est(…), l’amministratore unico in questi giorni ha denunciato, di colpo, lo stato pre-fallimentare delle Ferrovie del Sud est. Decisioni organizzative e gestionali aziendali insensate, figlie esclusive di un becero opportunismo e clientelismo, hanno condotto le Ferrovie del Sud est sull’orlo del baratro(…)”.
Questi sono solo alcuni – continua l’esponente de “La Puglia per Vendola” - dei passaggi durissimi descritti nel comunicato che è solo l’ultimo, in ordine di tempo, di una lunga serie. Iniziative che ad oggi non hanno prodotto nessun risultato concreto, anche a causa, mi duole dirlo, di un atteggiamento a volte ondivago – non ultimo la richiesta di rinvio - di alcune sigle sindacali.
Mi risulta difficile pensare che, sopratutto in virtù della complessità e la gravità della situazione, da loro stessi esternata, non fosse possibile inviare in Commissione dei sostituti che garantissero la presenza delle sigle che hanno richiesto il rinvio (eccezion fatta per la Filt Cgil).
Aggiungo che, sulle problematiche della Sud est, parte di responsabilità vada attribuita anche all’assessorato ai Trasporti della Regione, che ritarda, inspiegabilmente, una decisa presa di posizione, considerate le ingenti risorse che l’ente garantisce all’azienda.
Questa diffusa inerzia, non sta facendo altro che aggravare una situazione di per sé già compromessa, a danno dei lavoratori, di coloro che vedono sfumare una opportunità di lavoro e ai cittadini che rischiano di essere privati di un servizio fondamentale.
È più di un anno – conclude Laddomada - che avevo, a più riprese, esposto a chi di competenza le criticità presenti nella Sud est, ma tra rinvii, presunti piani aziendali di rilancio enunciati e mai attuati, promozioni, senza dubbio legittime ma sicuramente inopportune visto il momento critico, nulla di serio e di responsabile è stato fatto”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale de La Puglia per Vendola Francesco Laddomada, a seguito della notizia del rinvio delle audizioni a causa dell’indisponibilità di alcune sigle sindacali.
“Ritengo incomprensibile tale rinvio, considerato anche che, da notizie apprese, la situazione dell’azienda , da un punto di vista gestionale continua ad aggravarsi, e affrontare nelle sedi competenti questa problematica, con la massima celerità, sarebbe stato un atto di responsabilità da parte di tutti.
Oggi assistiamo all’ennesimo tentativo di mettere la testa sotto la sabbia, ignorando una situazione che, se non affrontata con la massima urgenza, rischia di provocare danni irreparabili, con tutte le conseguenze che ne deriverebbero.
Rimango particolarmente perplesso del fatto che, a chiedere il rinvio, siano state le stesse OO.SS. che, il 4 novembre scorso, hanno diffuso un durissimo comunicato stampa contro la politica aziendale.
Nel documento si legge testualmente che “all’improvviso ed inaspettatamente si è tolto il coperchio sulle Ferrovie del Sud est(…), l’amministratore unico in questi giorni ha denunciato, di colpo, lo stato pre-fallimentare delle Ferrovie del Sud est. Decisioni organizzative e gestionali aziendali insensate, figlie esclusive di un becero opportunismo e clientelismo, hanno condotto le Ferrovie del Sud est sull’orlo del baratro(…)”.
Questi sono solo alcuni – continua l’esponente de “La Puglia per Vendola” - dei passaggi durissimi descritti nel comunicato che è solo l’ultimo, in ordine di tempo, di una lunga serie. Iniziative che ad oggi non hanno prodotto nessun risultato concreto, anche a causa, mi duole dirlo, di un atteggiamento a volte ondivago – non ultimo la richiesta di rinvio - di alcune sigle sindacali.
Mi risulta difficile pensare che, sopratutto in virtù della complessità e la gravità della situazione, da loro stessi esternata, non fosse possibile inviare in Commissione dei sostituti che garantissero la presenza delle sigle che hanno richiesto il rinvio (eccezion fatta per la Filt Cgil).
Aggiungo che, sulle problematiche della Sud est, parte di responsabilità vada attribuita anche all’assessorato ai Trasporti della Regione, che ritarda, inspiegabilmente, una decisa presa di posizione, considerate le ingenti risorse che l’ente garantisce all’azienda.
Questa diffusa inerzia, non sta facendo altro che aggravare una situazione di per sé già compromessa, a danno dei lavoratori, di coloro che vedono sfumare una opportunità di lavoro e ai cittadini che rischiano di essere privati di un servizio fondamentale.
È più di un anno – conclude Laddomada - che avevo, a più riprese, esposto a chi di competenza le criticità presenti nella Sud est, ma tra rinvii, presunti piani aziendali di rilancio enunciati e mai attuati, promozioni, senza dubbio legittime ma sicuramente inopportune visto il momento critico, nulla di serio e di responsabile è stato fatto”.