Fiume Ofanto: la proposta di legge di Mennea approda in V Commissione

BARLETTA. “L’obiettivo è quello di introdurre il riferimento della normativa alla Bat e di inserire le guardie giurate ittiche tra il personale adibito alla vigilanza del parco naturale regionale Fiume Ofanto”

Sarà discussa il 30 novembre in V Commissione la proposta di legge di Ruggiero Mennea intitolata “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale del 14 dicembre 2007, n.37, sull’Istituzione del parco naturale regionale Fiume Ofanto”, che innanzitutto introdurrebbe il riferimento alla Provincia di Barletta-Andria-Trani, non ancora istituita nel 2007, in luogo della provincia di Bari, e poi inserirebbe le guardie giurate ittiche tra il personale adibito alla vigilanza del parco naturale regionale ‘Fiume Ofanto’.

“L’obiettivo – spiega il consigliere regionale del Partito Democratico – è rafforzare la vigilanza ambientale del fiume Ofanto e del territorio circostante per garantire un presidio efficiente ed efficace. Le guardie ittiche da anni operano sul territorio con un’attività incessante e vigilano contro gli scarichi abusivi, l’abbandono dei rifiuti, il recupero degli animali e la caccia di frodo – sottolinea Mennea –. È giusto che il loro impegno venga riconosciuto attraverso l’inserimento in una legge che, di fatto, non può vederle escluse. In questo modo garantiremmo un’adeguata vigilanza e tutela del fiume Ofanto anche ad opera di personale volontario già dotato di preparazione, di conoscenza del territorio e con poteri di prevenzione, controllo e repressione diretta degli illeciti. Il tutto contenendo al contempo le spese degli enti pubblici, considerato che l’operatività delle guardie volontarie non costituisce attività lavorativa e quindi non richiede esborsi economici”.

“Chiedo inoltre che venga istituito al più presto il consorzio di gestione del Parco dell’Ofanto – conclude Ruggiero Mennea – affinché innanzitutto si occupi dell’attivazione di un sistema di controllo del rischio idrogeologico e poi possa attuare la legge e dare forma concreta ad una risorsa naturale che ha tutto il potenziale per diventare volano per l’agricoltura biologica e per il turismo naturalistico”.

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