FOGGIA. I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bari, insieme ai colleghi della Compagnia di Lucera, in provincia di Foggia, e a tecnici dell'Agenzia Regionale Protezione Ambiente (Arpa) del capoluogo dauno e della Asl, hanno deferito all'Autorita' giudiziaria il proprietario di un terreno e il responsabile di una ditta olivicola poiche' hanno depositato olive in salamoia destinate alla vendita in un'area gia' sequestrata per violazioni alle norme ambientali.
Accanto agli alimenti, infatti, c'erano rifiuti speciali pericolosi e in quel terreno erano gia' stati accertati scarichi industriali reflui provenienti dal vicino impianto di distribuzione carburanti (il cui titolare era stato gia' denunciato per gestione illecita di rifiuti e realizzazione di una discarica non autorizzata e destinatario di sanzioni penali per scarico reflui in assenza di autorizzazione e per interventi eseguiti in assenza di permesso a costruire in totale difformita' o con variazioni essenziali).
Inoltre ai due, e' stata contestata la violazione dei sigilli apposti dal Noe lo scorso 19 luglio. I carabinieri hanno sequestrato 1.700 fusti contenenti complessivamente 340 tonnellate circa di olive in salamoia adulterate pronte per essere immesse sul mercato.
Accanto agli alimenti, infatti, c'erano rifiuti speciali pericolosi e in quel terreno erano gia' stati accertati scarichi industriali reflui provenienti dal vicino impianto di distribuzione carburanti (il cui titolare era stato gia' denunciato per gestione illecita di rifiuti e realizzazione di una discarica non autorizzata e destinatario di sanzioni penali per scarico reflui in assenza di autorizzazione e per interventi eseguiti in assenza di permesso a costruire in totale difformita' o con variazioni essenziali).
Inoltre ai due, e' stata contestata la violazione dei sigilli apposti dal Noe lo scorso 19 luglio. I carabinieri hanno sequestrato 1.700 fusti contenenti complessivamente 340 tonnellate circa di olive in salamoia adulterate pronte per essere immesse sul mercato.