BARI. “Le rimetto, in allegato, la nota spedita dalla CISL di Foggia nella quale si denuncia una condizione paradossale in cui versa l’ENAIP che, nonostante le intese, continua non solo a penalizzare la struttura, ma mortifica il personale tutto che ormai lamenta ritardi di quasi un anno nella corresponsione degli stipendi agli operatori. La nota della dirigente intende, con notevole ritardo, accreditare tutte le somme all’INPS, senza tener conto dello stato di disastro in cui versano gli operatori. Allo stato non è più sopportabile lo strapotere dei dirigenti, che ignorando la fame che oggi assale i lavoratori della Formazione Professionale, tanto che la stessa dirigente percepisce puntualmente emolumenti considerevoli, e senza avvertire l’Assessore procede ad libidum come unico soggetto di decisione. Ormai i dirigenti amano oscurare in via prioritaria proprio i politici che hanno proceduto ala loro nomina e i politici però, dimenticano che la legge impone il controllo e la verifica sulle determinazioni dirigenziali. Il momento del rispetto dei ruoli non può più essere rinviato perché la politica di servizio che gli assessori dovrebbero praticare non venga puntualmente vanificata da chi occupa, non si sa con quali competenze, una postazione dirigenziale. Se l’assessore non riesce a stabilire la supremazia della politica di servizio, vuol significare che, per via della cortesia ricevuta non sempre in linea con la normativa, La costringe a subire questa forma di arroganza. Una classe dirigente degna di questo nome è tenuta al rispetto delle regole e delle norme, che non coincidono molto spesso con le decisioni capestro di chi è tenuto, invece al rispetto della democrazia e delle problematiche dei cittadini. Assessore Le sarei grato se un giorno mi fornisse una comunicazione in ordine alla vicenda denunciata. Con stima e cordialità ”.