ROMA. Gianpaolo Tarantini ha presentato alla procura di Roma una denuncia per favoreggiamento personale in relazione alle interviste che il latitante Valter Lavitola ha concesso a La7 e al programma 'Serviziopubblico' di Michele Santoro. Lo scopo della denuncia, spiega il legale di Tarantini, Alessandro Diddi, ''non sono i giornalisti ma bisogna evitare che si alteri la ricostruzione dei fatti''. Diddi sottolinea tra l'altro che sono ''false'' le ricostruzioni offerte da Lavitola in merito ai soldi che dall'ex premier Silvio Berlusconi sarebbero dovuti arrivare a Tarantini.
In particolare, Gianpi accusa Lavitola di aver detto il falso circa le movimentazioni di 500mila euro. “Lavitola sostiene che le somme di denaro che mi venivano mensilmente consegnate erano da lui anticipate in quanto gli venivano successivamente rimborsate dal presidente Berlusconi e che, quanto alla somma di 500mila euro, che pure l’onorevole Berlusconi ha consegnato al Lavitola, sarebbe stata già in parte a me consegnata”. Circostanza che Tarantini smentisce e che, secondo il suo punto di vista, “costituisce un punto centrale della vicenda”.
In particolare, Gianpi accusa Lavitola di aver detto il falso circa le movimentazioni di 500mila euro. “Lavitola sostiene che le somme di denaro che mi venivano mensilmente consegnate erano da lui anticipate in quanto gli venivano successivamente rimborsate dal presidente Berlusconi e che, quanto alla somma di 500mila euro, che pure l’onorevole Berlusconi ha consegnato al Lavitola, sarebbe stata già in parte a me consegnata”. Circostanza che Tarantini smentisce e che, secondo il suo punto di vista, “costituisce un punto centrale della vicenda”.