ROMA. Tocca oggi all'Aula del Senato approvare la legge di stabilita' che contiene anche il maxiemendamento presentato dal governo. Dovrebbe ripetersi con una piccola variazione quanto e' accaduto nella commissione Bilancio di Palazzo Madama, dove Pdl e Lega hanno votato a favore, il Pd si e' astenuto e Idv ha votato contro, mentre il Terzo polo non ha partecipato al voto. La novita' e' che Pd e Terzo polo hanno annunciato insieme che non parteciperanno al voto finale in modo da ''accelerare l'iter della legge e aprire una nuova fase''.
I riflettori del Senato, scontato l'esito del dibattito in Aula, sono puntati su Mario Monti che oggi fara' il suo esordio in qualita' di senatore a vita. L'ex commissario europeo e' arrivato ieri a Roma reduce da un convegno internazionale che si e' svolto a Berlino dove ha dichiarato che c'e' un grande lavoro da fare per l'Italia e che le richieste dell'Europa nei nostri confronti sono giuste.
Monti e' stato intanto ricevuto ieri sera al Quirinale, dove ha avuto un colloquio durato circa due ore con il presidente Giorgio Napolitano. L'incontro e' servito a Monti per esprimere al capo dello Stato il proprio ringraziamento per la nomina a Senatore a vita e secondo le indiscrezioni per discutere gli impegni e la composizione del nuovo esecutivo che tocchera' all'economista provare a formare.
Secondo la tabella di marcia che vuole seguire Napolitano, le consultazioni inizieranno domenica dopo le dimissioni formali di Silvio Berlusconi che arriveranno domani sera dopo l'approvazione da parte della Camera della legge di stabilita'. L'incarico verrebbe dato a Monti gia' domenica in modo che lunedi' possa esserci il giuramento al Quirinale del nuovo governo. La corsa contro il tempo serve a rassicurare i mercati sull'adempimento degli impegni assunti dall'Italia in sede europea.
Le trattative sulla composizione del nuovo governo sono pertanto gia' iniziate. Nelle ultime ore e' spuntato anche il nome di Lamberto Dini che potrebbe essere indicato da Berlusconi come il candidato premier piu' gradito al Pdl in contrapposizione a Monti. Se questa eventualita' fosse confermata nelle consultazioni che fara' Napolitano, ci sarebbe una imprevista difficolta' sulla strada che porta al nuovo esecutivo.
Angelino Alfano, segretario del Pdl, puntualizza che nel suo partito ''ci sono opinioni diverse che saranno portate a sintesi''. Le divisioni nel partito riguardano i ministri da indicare. Berlusconi, che ieri ha incontrato il gruppo al Senato del Pdl, continua a chiedere che Gianni Letta vada a occupare la casella di vicepremier e che ci siano le conferme di Nitto Palma alla Giustizia e di Ignazio La Russa alla Difesa. Per quest'ultima soluzione premono soprattutto i ministri uscenti ex An che hanno addirittura espresso un'opinione contraria alla partecipazione del Pdl al nuovo esecutivo.
Idv e Lega confermano che non hanno intenzione di appoggiare la nascita del nuovo esecutivo e che resteranno all'opposizione. Nichi Vendola, leader di Sel, da' via libera al tentativo di Monti a condizione che il nuovo governo vari la patrimoniale e persegua una politica di equita' nei sacrifici da sostenere. Convinti della necessita' di questo passaggio istituzionale per affrontare la crisi economica sono Pd e Idv.
I riflettori del Senato, scontato l'esito del dibattito in Aula, sono puntati su Mario Monti che oggi fara' il suo esordio in qualita' di senatore a vita. L'ex commissario europeo e' arrivato ieri a Roma reduce da un convegno internazionale che si e' svolto a Berlino dove ha dichiarato che c'e' un grande lavoro da fare per l'Italia e che le richieste dell'Europa nei nostri confronti sono giuste.
Monti e' stato intanto ricevuto ieri sera al Quirinale, dove ha avuto un colloquio durato circa due ore con il presidente Giorgio Napolitano. L'incontro e' servito a Monti per esprimere al capo dello Stato il proprio ringraziamento per la nomina a Senatore a vita e secondo le indiscrezioni per discutere gli impegni e la composizione del nuovo esecutivo che tocchera' all'economista provare a formare.
Secondo la tabella di marcia che vuole seguire Napolitano, le consultazioni inizieranno domenica dopo le dimissioni formali di Silvio Berlusconi che arriveranno domani sera dopo l'approvazione da parte della Camera della legge di stabilita'. L'incarico verrebbe dato a Monti gia' domenica in modo che lunedi' possa esserci il giuramento al Quirinale del nuovo governo. La corsa contro il tempo serve a rassicurare i mercati sull'adempimento degli impegni assunti dall'Italia in sede europea.
Le trattative sulla composizione del nuovo governo sono pertanto gia' iniziate. Nelle ultime ore e' spuntato anche il nome di Lamberto Dini che potrebbe essere indicato da Berlusconi come il candidato premier piu' gradito al Pdl in contrapposizione a Monti. Se questa eventualita' fosse confermata nelle consultazioni che fara' Napolitano, ci sarebbe una imprevista difficolta' sulla strada che porta al nuovo esecutivo.
Angelino Alfano, segretario del Pdl, puntualizza che nel suo partito ''ci sono opinioni diverse che saranno portate a sintesi''. Le divisioni nel partito riguardano i ministri da indicare. Berlusconi, che ieri ha incontrato il gruppo al Senato del Pdl, continua a chiedere che Gianni Letta vada a occupare la casella di vicepremier e che ci siano le conferme di Nitto Palma alla Giustizia e di Ignazio La Russa alla Difesa. Per quest'ultima soluzione premono soprattutto i ministri uscenti ex An che hanno addirittura espresso un'opinione contraria alla partecipazione del Pdl al nuovo esecutivo.
Idv e Lega confermano che non hanno intenzione di appoggiare la nascita del nuovo esecutivo e che resteranno all'opposizione. Nichi Vendola, leader di Sel, da' via libera al tentativo di Monti a condizione che il nuovo governo vari la patrimoniale e persegua una politica di equita' nei sacrifici da sostenere. Convinti della necessita' di questo passaggio istituzionale per affrontare la crisi economica sono Pd e Idv.