I giovani dell’IdV di Brindisi incontrano esperti di GNU/Linux e software libero
BRINDISI. Software libero nelle Pubbliche Amministrazioni e nelle scuole? Da oggi si può. Parte proprio dai giovani dell'Idv di Brindisi questa bella ed interessante iniziativa. L'incontro si terrà mercoledì 9 novembre alle ore 19:30 nella sede provinciale dell’Italia dei Valori, in via Saponea, e che vedrà la partecipazione e la collaborazione di un gruppo di giovani LatLug di Latiano. Obiettivo dell’incontro sarà la presentazione del GNU/Linux e del software libero, che non significa solo gratuito, ma significa anche libertà, democrazia e civiltà. Il software libero è un software utilizzabile, distribuibile e modificabile, che promuove un modello di economia dove si valorizzano la collaborazione, le competenze e la libera concorrenza.
Promotrice di questo interessante iniziativa è stata la giovane coordinatrice provinciale dell'Idv, Giovanna Semeraro, la quale ha dichiarato: "Noi giovani dell’IdV vogliamo che il software libero entri nelle scuole, per ragioni economiche, in quanto permette un enorme risparmio, non dovendo pagare la licenza per l’utilizzo del sistema operativo, la suite d’ufficio e la manutenzione, ma soprattutto per ragioni di ordine morale ed etico, perché non discrimina ed il sorgente è messo a disposizione. Ci tengo a sottolineare anche un altro aspetto, anch’esso di rilevanza notevole: se a scuola si usa software proprietario per seguire le lezioni, lo studente sarà costretto ad acquistarlo per poterlo usare a casa, permettendo così che il suo sapere dipenda da un’azienda, al contrario la diffusione del software libero gli consentirà di utilizzarlo liberamente e gratuitamente senza dover sostenere costi, inoltre porre fine alla riproduzione illegale di copie pirate, rappresenta un traguardo notevole di legalità e di sviluppo. La diffusione del software libero nelle Pubbliche Amministrazioni, da un lato comporta notevoli vantaggi per i cittadini, che potranno visionare atti pubblici, oggi accessibili solo mediante l’utilizzo dei software proprietari con i quali sono stati creati; dall’altro vantaggi per le Pubbliche Amministrazioni grazie al risparmio economico che ne deriva”
"Diffondere la cultura del software libero nelle scuole, nelle P.A. e nella società" continua ancora Giovanna Semeraro "è l’impegno del gruppo del Dipartimento Giovani IdV, al fine di garantire imparzialità, indipendenza ed una forte spinta di innovazione”.
(Daniele Martini)
Promotrice di questo interessante iniziativa è stata la giovane coordinatrice provinciale dell'Idv, Giovanna Semeraro, la quale ha dichiarato: "Noi giovani dell’IdV vogliamo che il software libero entri nelle scuole, per ragioni economiche, in quanto permette un enorme risparmio, non dovendo pagare la licenza per l’utilizzo del sistema operativo, la suite d’ufficio e la manutenzione, ma soprattutto per ragioni di ordine morale ed etico, perché non discrimina ed il sorgente è messo a disposizione. Ci tengo a sottolineare anche un altro aspetto, anch’esso di rilevanza notevole: se a scuola si usa software proprietario per seguire le lezioni, lo studente sarà costretto ad acquistarlo per poterlo usare a casa, permettendo così che il suo sapere dipenda da un’azienda, al contrario la diffusione del software libero gli consentirà di utilizzarlo liberamente e gratuitamente senza dover sostenere costi, inoltre porre fine alla riproduzione illegale di copie pirate, rappresenta un traguardo notevole di legalità e di sviluppo. La diffusione del software libero nelle Pubbliche Amministrazioni, da un lato comporta notevoli vantaggi per i cittadini, che potranno visionare atti pubblici, oggi accessibili solo mediante l’utilizzo dei software proprietari con i quali sono stati creati; dall’altro vantaggi per le Pubbliche Amministrazioni grazie al risparmio economico che ne deriva”
"Diffondere la cultura del software libero nelle scuole, nelle P.A. e nella società" continua ancora Giovanna Semeraro "è l’impegno del gruppo del Dipartimento Giovani IdV, al fine di garantire imparzialità, indipendenza ed una forte spinta di innovazione”.
(Daniele Martini)