FOGGIA. E' stato identificato il cadavere in avanzato stato di decomposizione trovato due giorni fa in una zona impervia del Gargano, tra Vieste e Mattinata. Il morto e' Michele Mafrolla, di 27 anni, operaio di Vieste, scomparso da casa il 24 luglio scorso: il riconoscimento e' stato fatto dai genitori sulla base dei resti degli abiti (una t-shirt viola e un paio di jeans) trovati accanto al corpo, che e' invece irriconoscibile. Non apparterrebbe a Mafrolla una scarpa da ginnastica rossa trovata vicino al corpo. L'uomo, secondo un primo esame esterno medico-legale, sarebbe stato ucciso.
Non apparterrebbe invece a Mafrolla una scarpa da ginnastica di colore rosso trovata anch'essa vicino al corpo. L'uomo – secondo i risultati dei primi esami medico-legali esterni – sarebbe stato ucciso, forse con colpi di arma da fuoco ma per ora non lo si sa con certezza.
E' stato oggi anche conferito l'incarico per l'autopsia: se ne occuperà il medico legale Vittorio Fineschi nei primi giorni della prossima settimana.
IL RINVENIMENTO DEL CADAVERE - Il cadavere era stato recuperato l'altro ieri dai vigili del fuoco del Nucleo speleo-alpino-fluviale, chiamati dai carabinieri del Comando provinciale di Foggia che da mesi battono il territorio del Gargano alla ricerca di alcune persone scomparse e che si ritiene siano vittime della 'lupara bianca'. Oltre a Mafrolla, negli ultimi mesi è scomparso nella zona Francesco Li Bergolis, pastore di 41 anni, lontano parente del boss 'Ciccio' Li Bergolis, ucciso il 26 ottobre 2010.
Sia Mafrolla sia Francesco Li Bergolis non avevano – secondo gli inquirenti – collegamenti con la criminalità.