BARI. “Mi permetto di suggerirle di iscrivere nella sua già fitta agenda di lavori una visita in Puglia, che sogna un futuro senza mostri di ferro in mare”. È l’invito che il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna aggiunge al “buon lavoro di cuore al nuovo ministro dell’ambiente, Corrado Clini. E di lavoro ne servirà tanto e anche di cuore, per difendere un’Italia disastrata da decenni di incuria e confermare l’ambiente come risorsa per lo sviluppo del Paese”.
Gli auguri del presidente Introna vogliono essere un appello ad intraprendere un’azione “a difesa di quel bene prezioso che sono le splendide spiagge pugliesi, minacciate dalla prospettiva sinistra di un orizzonte offeso e negato da mostruose torri di metallo”, se si dovessero realizzare i progetti di ricerca di idrocarburi nei fondali marini al largo delle Tremiti e della costa da Polignano e Monopoli ad Ostuni ed Otranto, che fanno capo alle società Petroceltic Italia e Northern Petroleum.
“La vicenda è nota al ministro, considerata la continuità da venti anni ai vertici amministrativi del Dicastero – aggiunge Introna - ma ricordo ugualmente al dott. Clini il ‘NO’ di tutto il territorio e dell’intero Consiglio regionale alle prospezioni petrolifere in Adriatico; il parere negativo della Regione Puglia e di tutti gli enti e soggetti interessati; la proposta di legge alle Camere approvata il 20 luglio all’unanimità da questa Assemblea e aperta a tutte le Regioni adriatiche, per il divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi in mare”. E l’Unione Europa si è espressa a sostegno della tutela dell’ambiente marino da attività di sfruttamento incontrollate.
“Ricordo anche il rimpallo di autorizzazioni tra i Misteri all’ambiente e allo sviluppo, l’esigenza di chiarezza sulle competenze ministeriali più volte ribadita dalla Puglia, le preoccupazioni per le voci di un imminente avvio delle prospezioni al largo di Monopoli. E fa specie la disponibilità ad incontrare i territori interessati sempre negata dal ministro uscente e concessa solo alla vigilia delle dimissioni”.
“Quell’invito lo rivolgiamo a lei sig. Ministro, perché voglia avviare un confronto con le marinerie e incontrare gente aperta e ospitale che lavora e vive sul mare. La Puglia conta sulla sua sensibilità e sulla riconosciuta esperienza, che fanno del suo impegno a difesa delle risorse naturali un punto di sicuro affidamento, tanto più in una stagione che vede l’Italia aggredita da disastri naturali conseguenza della disattenzione e della cattiva manutenzione del nostro straordinario Paese”.
“E venga al più presto in Puglia, ad ammirare la trasparenza di acque limpide, che fanno del nostro mare e un autentico fattore di crescita dell’economia meridionale. La balneabilità e la bellezza delle nostre coste hanno conquistato bandiere blu e attraggono centinaia di migliaia di turisti: un indicatore di segno positivo, in controtendenza rispetto alle altre regioni”.
“Nell’attesa – conclude il presidente Introna – sono certo che vorrà disporre per l’immediata sospensione di tutte le attività di prospezione eventualmente in atto o in programma, per individuare con il corretto coinvolgimento della Regione e dei Comuni interessati una soluzione che salvaguardi le attese della comunità”.
Gli auguri del presidente Introna vogliono essere un appello ad intraprendere un’azione “a difesa di quel bene prezioso che sono le splendide spiagge pugliesi, minacciate dalla prospettiva sinistra di un orizzonte offeso e negato da mostruose torri di metallo”, se si dovessero realizzare i progetti di ricerca di idrocarburi nei fondali marini al largo delle Tremiti e della costa da Polignano e Monopoli ad Ostuni ed Otranto, che fanno capo alle società Petroceltic Italia e Northern Petroleum.
“La vicenda è nota al ministro, considerata la continuità da venti anni ai vertici amministrativi del Dicastero – aggiunge Introna - ma ricordo ugualmente al dott. Clini il ‘NO’ di tutto il territorio e dell’intero Consiglio regionale alle prospezioni petrolifere in Adriatico; il parere negativo della Regione Puglia e di tutti gli enti e soggetti interessati; la proposta di legge alle Camere approvata il 20 luglio all’unanimità da questa Assemblea e aperta a tutte le Regioni adriatiche, per il divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi in mare”. E l’Unione Europa si è espressa a sostegno della tutela dell’ambiente marino da attività di sfruttamento incontrollate.
“Ricordo anche il rimpallo di autorizzazioni tra i Misteri all’ambiente e allo sviluppo, l’esigenza di chiarezza sulle competenze ministeriali più volte ribadita dalla Puglia, le preoccupazioni per le voci di un imminente avvio delle prospezioni al largo di Monopoli. E fa specie la disponibilità ad incontrare i territori interessati sempre negata dal ministro uscente e concessa solo alla vigilia delle dimissioni”.
“Quell’invito lo rivolgiamo a lei sig. Ministro, perché voglia avviare un confronto con le marinerie e incontrare gente aperta e ospitale che lavora e vive sul mare. La Puglia conta sulla sua sensibilità e sulla riconosciuta esperienza, che fanno del suo impegno a difesa delle risorse naturali un punto di sicuro affidamento, tanto più in una stagione che vede l’Italia aggredita da disastri naturali conseguenza della disattenzione e della cattiva manutenzione del nostro straordinario Paese”.
“E venga al più presto in Puglia, ad ammirare la trasparenza di acque limpide, che fanno del nostro mare e un autentico fattore di crescita dell’economia meridionale. La balneabilità e la bellezza delle nostre coste hanno conquistato bandiere blu e attraggono centinaia di migliaia di turisti: un indicatore di segno positivo, in controtendenza rispetto alle altre regioni”.
“Nell’attesa – conclude il presidente Introna – sono certo che vorrà disporre per l’immediata sospensione di tutte le attività di prospezione eventualmente in atto o in programma, per individuare con il corretto coinvolgimento della Regione e dei Comuni interessati una soluzione che salvaguardi le attese della comunità”.