LECCE. I finanzieri della Tenenza di Casarano, in provincia di Lecce, hanno scoperto, nel comune di Ugento, grazie a una segnalazione della Sezione Aerea di Manovra della Gdf di Grottaglie, alcuni siti caratterizzati dalla presenza di numerosi cumuli di rifiuti speciali e pericolosi.
Dopo una indagine compiuta mediante sopralluoghi ed investigazioni presso gli organi amministrativi competenti, le Fiamme Gialle hanno individuato le aree, complessivamente estese su 62 mila metri quadrati (poco piu' di 6 ettari di macchia mediterranea), situate nell'entroterra ugentino, a ridosso della strada provinciale per Casarano, nella suggestiva contrada 'Monticoloni'.
Le zone, in condizioni di assoluto degrado ambientale, risultavano caratterizzate dalla presenza di materiale inerte derivante da lavorazioni edili, disseminati tra alberi secolari di ulivo, vigneti e distese di macchia mediterranea, dove erano stati depositati in maniera incontrollata materiali di risulta (comprese alcune lastre di eternit), pneumatici fuori uso, plastiche, vetri, guaine catramate, parti di televisori rottamati, altri elettrodomestici fuori uso e cosi' via.
Le fiamme gialle, dopo accertamenti sugli estratti di mappa all'ufficio tecnico comunale, su parere del magistrato di turno del Tribunale di Lecce, hanno sequestrato i siti inquinati, insieme ai rifiuti e hanno denunciato ignoti da identificare. Inoltre le aree sono state affidate in custodia giudiziale ai proprietari dei fondi agricoli, alcuni dei quali residenti nel nord Italia o emigrati all'estero.
Dopo una indagine compiuta mediante sopralluoghi ed investigazioni presso gli organi amministrativi competenti, le Fiamme Gialle hanno individuato le aree, complessivamente estese su 62 mila metri quadrati (poco piu' di 6 ettari di macchia mediterranea), situate nell'entroterra ugentino, a ridosso della strada provinciale per Casarano, nella suggestiva contrada 'Monticoloni'.
Le zone, in condizioni di assoluto degrado ambientale, risultavano caratterizzate dalla presenza di materiale inerte derivante da lavorazioni edili, disseminati tra alberi secolari di ulivo, vigneti e distese di macchia mediterranea, dove erano stati depositati in maniera incontrollata materiali di risulta (comprese alcune lastre di eternit), pneumatici fuori uso, plastiche, vetri, guaine catramate, parti di televisori rottamati, altri elettrodomestici fuori uso e cosi' via.
Le fiamme gialle, dopo accertamenti sugli estratti di mappa all'ufficio tecnico comunale, su parere del magistrato di turno del Tribunale di Lecce, hanno sequestrato i siti inquinati, insieme ai rifiuti e hanno denunciato ignoti da identificare. Inoltre le aree sono state affidate in custodia giudiziale ai proprietari dei fondi agricoli, alcuni dei quali residenti nel nord Italia o emigrati all'estero.