LECCE. I militari della Guardia di Finanza di Gallipoli, in provincia di Lecce, hanno scoperto 6.400 litri di gasolio per autotrazione stoccati nel deposito di una societa' che opera nel settore dell'autotrasporto senza le autorizzazioni necessarie per la detenzione di quantita' cosi' elevate di materiale infiammabile ed esplodente. Il carburante veniva impiegato per alimentare la flotta di 12 tir del parco veicoli.
Il gasolio era conservato in una cisterna della capacita' nominale di 9.000 litri realizzata in ferro, coperta da tettoia in ferro, senza alcun impianto di messa a terra e senza i dispositivi antincendio. Il carburante e' stato prelevato dai finanzieri e trasportato in una societa' autorizzata regolarmente al suo stoccaggio. Nel corso del controllo, le Fiamme Gialle hanno individuato, nel piazzale di parcheggio dei mezzi, un lavaggio non autorizzato, completo del materiale necessario per la pulitura dei 12 tir. Sono stati trovati in un box un'idropulitrice ed un aspirapolvere professionali, fusti di shampoo detergente, compressori, spugne, spazzole da lavaggio, bombole per la lucidatura e la pulizia degli interni.
I tir venivano lavati impiegando anche un'apposita buca in cemento, simile a quelle impiegate dalle officine meccaniche, con relativo foro di scarico, attraverso il quale le acque reflue, derivanti dal lavaggio dei numerosi mezzi pesanti, venivano convogliate in una pozza realizzata in un attiguo appezzamento di terreno, in questo modo inquinando il suolo e le falde acquifere. Anche il lavaggio, le attrezzature e la vasca di decantazione sono state sequestrate per violazione delle norme ambientali. L'amministratore della societa' di autotrasporti, un uomo di 40 anni, e' stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce per reati ambientali e detenzione di materiale esplodente senza le prescritte autorizzazioni.
Il gasolio era conservato in una cisterna della capacita' nominale di 9.000 litri realizzata in ferro, coperta da tettoia in ferro, senza alcun impianto di messa a terra e senza i dispositivi antincendio. Il carburante e' stato prelevato dai finanzieri e trasportato in una societa' autorizzata regolarmente al suo stoccaggio. Nel corso del controllo, le Fiamme Gialle hanno individuato, nel piazzale di parcheggio dei mezzi, un lavaggio non autorizzato, completo del materiale necessario per la pulitura dei 12 tir. Sono stati trovati in un box un'idropulitrice ed un aspirapolvere professionali, fusti di shampoo detergente, compressori, spugne, spazzole da lavaggio, bombole per la lucidatura e la pulizia degli interni.
I tir venivano lavati impiegando anche un'apposita buca in cemento, simile a quelle impiegate dalle officine meccaniche, con relativo foro di scarico, attraverso il quale le acque reflue, derivanti dal lavaggio dei numerosi mezzi pesanti, venivano convogliate in una pozza realizzata in un attiguo appezzamento di terreno, in questo modo inquinando il suolo e le falde acquifere. Anche il lavaggio, le attrezzature e la vasca di decantazione sono state sequestrate per violazione delle norme ambientali. L'amministratore della societa' di autotrasporti, un uomo di 40 anni, e' stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce per reati ambientali e detenzione di materiale esplodente senza le prescritte autorizzazioni.