di Redazione. Arriverà oggi dall'Aula di Montecitorio il via libera definitivo alla legge di stabilità, contenente il maxiemendamento con le misure anticrisi, già approvata ieri dal Senato. Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, come annunciato negli scorsi giorni, salirà subito dopo al Quirinale per rassegnare le proprie dimissioni nelle mani del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.
E' infatti il presidente della Repubblica a tenere le fila della situazione e della crisi di governo, per ora non ancora aperta, che potrebbe essere sancita domani con le dimissioni del premier Silvio Berlusconi. Il Capo dello Stato, che oggi ha avuto colloqui con il presidente tedesco Wulff, quello francese Sarkozy e il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, ha lanciato un chiaro appello affinche' gli impegni assunti si traducano ora in una condivisa azione di governo.
Napolitano sembra ormai in procinto di dare l'incarico per formare il nuovo governo al rettore della Bocconi, Mario Monti, che oggi si e' presentato nell'aula di palazzo Madama da neo-senatore a vita. Il presidente della Repubblica sottolinea la necessita' che il nuovo esecutivo sia votato da una maggioranza parlamentare più ampia possibile. E così in serata e' tornato sulle proprie posizioni il leader dell'Italia dei Valori, Antonio di Pietro, dapprima deciso ad accettare solamente la soluzione di nuove elezioni e ora possibilista per un governo Monti, ma con la data delle prossime elezioni fissata. Pierluigi Bersani conferma che il Pd e' pronto ad assumersi le proprie responsabilita'. Maggioranza spaccata e ancora più il Pdl. Il Popolo della Liberta' starebbe per avanzare un nome politico, sul quale convergerebbe anche la Lega. Si parla di Angelino Alfano o Lamberto Dini, sul quale anche il Carroccio si e' espresso positivamente. L'ufficio politico del Pdfl si riunira' domani alle 18. Tra le ultime dichiarazioni in ordine di tempo quella del ministro La Russa per il quale i nomi di Dini e Monti hanno pari dignita', e che però sostiene siano meglio le elezioni di un 'pateracchio' aggiungendo che "per un'eccesiva spinta dei media puo' accadere che Monti entri Papa ed esca cardinale". A favore di Monti, invece, il leader di Grande Sud Gianfranco Micciche' che chiede tempi rapidi.
E' infatti il presidente della Repubblica a tenere le fila della situazione e della crisi di governo, per ora non ancora aperta, che potrebbe essere sancita domani con le dimissioni del premier Silvio Berlusconi. Il Capo dello Stato, che oggi ha avuto colloqui con il presidente tedesco Wulff, quello francese Sarkozy e il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, ha lanciato un chiaro appello affinche' gli impegni assunti si traducano ora in una condivisa azione di governo.
Napolitano sembra ormai in procinto di dare l'incarico per formare il nuovo governo al rettore della Bocconi, Mario Monti, che oggi si e' presentato nell'aula di palazzo Madama da neo-senatore a vita. Il presidente della Repubblica sottolinea la necessita' che il nuovo esecutivo sia votato da una maggioranza parlamentare più ampia possibile. E così in serata e' tornato sulle proprie posizioni il leader dell'Italia dei Valori, Antonio di Pietro, dapprima deciso ad accettare solamente la soluzione di nuove elezioni e ora possibilista per un governo Monti, ma con la data delle prossime elezioni fissata. Pierluigi Bersani conferma che il Pd e' pronto ad assumersi le proprie responsabilita'. Maggioranza spaccata e ancora più il Pdl. Il Popolo della Liberta' starebbe per avanzare un nome politico, sul quale convergerebbe anche la Lega. Si parla di Angelino Alfano o Lamberto Dini, sul quale anche il Carroccio si e' espresso positivamente. L'ufficio politico del Pdfl si riunira' domani alle 18. Tra le ultime dichiarazioni in ordine di tempo quella del ministro La Russa per il quale i nomi di Dini e Monti hanno pari dignita', e che però sostiene siano meglio le elezioni di un 'pateracchio' aggiungendo che "per un'eccesiva spinta dei media puo' accadere che Monti entri Papa ed esca cardinale". A favore di Monti, invece, il leader di Grande Sud Gianfranco Micciche' che chiede tempi rapidi.
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