di Redazione. "Se nei giorni scorsi si sussurava delle lettere depositate sulla scrivania del futuro premier, con il bigliettino di oggi di Enrico Letta al Premier Mario Monti è iniziata la corsa per fare i sottosegretari". E' quanto dichiarato da un parlamentare del Pd che vuole rimanere anonimo.
"C'è la fila davanti la porta dell'ufficio di Bersani di alcuni parlamentari che aspirano a fare i Sottosegretari. E - chiosa la fonte - un governo senza politici non potrebbe campare a lungo".
GOVERNO OPERATIVO - Ottenuta la fiducia in entrambi i rami per Parlamento il governo guidato da Mario Monti e' pienamente operativo. Lunedi' il Consiglio dei Ministri per il primo provvedimento: uno schema di decreto legislativo su Roma Capitale che sara' trasmesso all'esame delle Commissioni parlamentari e della Conferenza Stato-Regioni e Stato-Citta'.
I SOTTOSEGRETARI - La nomina dei sottosegretari non avverra' lunedi', ''richiede qualche giorno ancora'' e ''anche in questo caso, come e' stato per i ministri, la scelta sara' basata sul principio di sobrieta'''.
LA PRIMA CONFERENZA - Mario Monti ha tenuto la prima conferenza stampa dopo la fiducia nella sala del Mappamondo alla Camera e ha inaugurato lo stile 'europeo' nei rapporti con i giornalisti: comunicazioni ufficiali per evitare il piu' possibile il diffondersi di illazioni, domande durante la conferenza stampa e non 'a margine'. Il premier ha illustrato i prossimi appuntamenti in sede internazionale. Martedi', a Bruxelles, pranzo con il Presidente della Commissione Ue, Jose' Manuel Barroso. Giovedi' a Strasburgo una riunione a tre con il Presidente Sarkozy e il Cancelliere Angela Merkel con cui Monti ha gia' avuto ''una lunga conversazione telefonica'' ieri. Per l'incontro di giovedi' ''non c'e' un ordine del giorno. Mi e' stato chiesto dai colleghi, mi dovro' abituare a chiamarli cosi', un contributo di idee. Parleremo di argomenti molto rilevanti per il comportamento dell'Eurozona''. Il 28 e 29 novembre poi, Monti, in veste di ministro dell'economia, partecipera' all'Ecofin. Ha familiarita' il Presidente del Consiglio con i temi europei.
GLI EUROBOND - Ha ricordato di aver contribuito, insieme al precedente ministro dell'economia, Giulio Tremonti ''alla formulazione della proposta sugli eurobond nel rapporto di maggio presentato a Barroso''. I rapporti con la Bce saranno inevitabili ma le decisioni dell'Eurotower ''che sono state assunte nell'ordinamento attuale e che non vedo ragioni di modificare, saranno oggetto di valutazione ma nel senso della divisione delle responsabilita' tra un organismo finanziario e uno politico''.
I PROVVEDIMENTI - Sul merito dei provvedimenti e delle riforma che il governo intende adottare, Monti non si e' sbilanciato, ma ha assicurato che ''gli sforzi da fare, sia sulla fiscalita' che per l'ammodernamento del Paese e il taglio dei privilegi, saranno chiesti a quelle categorie che finora hanno dato meno per il risanamento''.
GOVERNO OPERATIVO - Ottenuta la fiducia in entrambi i rami per Parlamento il governo guidato da Mario Monti e' pienamente operativo. Lunedi' il Consiglio dei Ministri per il primo provvedimento: uno schema di decreto legislativo su Roma Capitale che sara' trasmesso all'esame delle Commissioni parlamentari e della Conferenza Stato-Regioni e Stato-Citta'.
I SOTTOSEGRETARI - La nomina dei sottosegretari non avverra' lunedi', ''richiede qualche giorno ancora'' e ''anche in questo caso, come e' stato per i ministri, la scelta sara' basata sul principio di sobrieta'''.
LA PRIMA CONFERENZA - Mario Monti ha tenuto la prima conferenza stampa dopo la fiducia nella sala del Mappamondo alla Camera e ha inaugurato lo stile 'europeo' nei rapporti con i giornalisti: comunicazioni ufficiali per evitare il piu' possibile il diffondersi di illazioni, domande durante la conferenza stampa e non 'a margine'. Il premier ha illustrato i prossimi appuntamenti in sede internazionale. Martedi', a Bruxelles, pranzo con il Presidente della Commissione Ue, Jose' Manuel Barroso. Giovedi' a Strasburgo una riunione a tre con il Presidente Sarkozy e il Cancelliere Angela Merkel con cui Monti ha gia' avuto ''una lunga conversazione telefonica'' ieri. Per l'incontro di giovedi' ''non c'e' un ordine del giorno. Mi e' stato chiesto dai colleghi, mi dovro' abituare a chiamarli cosi', un contributo di idee. Parleremo di argomenti molto rilevanti per il comportamento dell'Eurozona''. Il 28 e 29 novembre poi, Monti, in veste di ministro dell'economia, partecipera' all'Ecofin. Ha familiarita' il Presidente del Consiglio con i temi europei.
GLI EUROBOND - Ha ricordato di aver contribuito, insieme al precedente ministro dell'economia, Giulio Tremonti ''alla formulazione della proposta sugli eurobond nel rapporto di maggio presentato a Barroso''. I rapporti con la Bce saranno inevitabili ma le decisioni dell'Eurotower ''che sono state assunte nell'ordinamento attuale e che non vedo ragioni di modificare, saranno oggetto di valutazione ma nel senso della divisione delle responsabilita' tra un organismo finanziario e uno politico''.
I PROVVEDIMENTI - Sul merito dei provvedimenti e delle riforma che il governo intende adottare, Monti non si e' sbilanciato, ma ha assicurato che ''gli sforzi da fare, sia sulla fiscalita' che per l'ammodernamento del Paese e il taglio dei privilegi, saranno chiesti a quelle categorie che finora hanno dato meno per il risanamento''.