"Ma l'omicida sono io"

TARANTO. ''Me l'aspettavo ma sono io colpevole, lo diro' fino alla fine. Questa e' la verita'''.
Cosi' Michele Misseri ha commentato all'uscita del Tribunale di Taranto la decisione del gup di rinviare a giudizio la moglie, Cosima Serrano, e la figlia Sabrina per l'omicidio Sarah Scazzi.

''Non ci sono prove - ha aggiunto il contadino di Avetrana - ne' su mia figlia ne' su mia moglie. L'unica prova che avevo che sono colpevole era quella del compressore, a novembre avevo detto di fare la richiesta per sequestrarlo. Lo hanno preso ad aprile-maggio, le prove se c'erano sono state tutte cancellate''.

LEGALE ZIO MICHELE, ME LO ASPETTAVO - "Sostanzialmente me lo aspettavo: potevano esserci dei colpi di scena, qualche cambiamento rispetto a quello che magari ci si poteva aspettare ma cosi' non e' stato". Lo ha detto l'avvocato Armando Amendolito, legale di Michele Misseri, al termine dell'udienza nella quale il gup del Tribunale di Taranto Pompeo Carriere ha rinviato a giudizio 9 persone tra le quali lo stesso suo assistito, nell'ambito del processo per il delitto di Sarah Scazzi avvenuto ad agosto dell'anno scorso ad Avetrana.

"La nostra strategia difensiva emergera' nel dibattimento", ha sottolineato rispondendo alla domanda di una giornalista. "Adesso abbiamo un po' di tempo per riflettere, vedremo come comportarci ma non credo che avremo granche' da aggiungere". Il legale ha riferito anche che Michele e' "molto preoccupato per la moglie e per la figlia, e' ovvio".

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