Mafia: operazione Dda a Vieste, ordinanze per boss Notarangelo e suo vice

FOGGIA. I carabinieri hanno notificato due ordinanze di custodia cautelare con l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso a due pluripregiudicati di Vieste, in provincia di Foggia, Angelo Notarangelo, di 34 anni, considerato il boss della mala locale, (gia' in carcere per altri reati) e al suo braccio destro, Marco Raduano, di 28. (leggi anche: Laudati: Gargano non è più terra di nessuno)
Ad entrambi nel maggio scorso erano stati sequestrati beni mobili e immobili per oltre dieci milioni di euro. Positiva - per il procuratore della Dda di Bari, Antonio Laudati - e' che alcuni imprenditori "hanno avuto il coraggio di denunciare il racket delle estorsioni".

LE ORDINANZE - Le ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese, sono state notificate al presunto boss della cittadina garganica, Angelo Notarangelo, 34 anni, detto 'cindarjiudd', rinchiuso dal 13 aprile scorso nel carcere di Trapani, per essere stato arrestato in un'operazione anti-mafia, sempre della Dda di Bari, denominata 'Medioevo' e al suo braccio destro, Marco Raduano, 28 anni, pluripregiudicato di Vieste, detto 'pallone', anch'egli arrestato nella stessa operazione.
Quest'ultimo era tornato di recente in liberta'. I carabinieri lo hanno arrestato nella sua abitazione nella tarda serata di ieri. Ad entrambi, a maggio scorso, sempre su richiesta della Dda con provvedimento del Tribunale di Bari, erano stati sequestrati beni mobili e immobili per un valore di 10 milioni di euro (30 immobili, un bar, una concessionaria di compravendita di auto usate, quote societarie, tre auto e una moto).

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