BARI. Un intervento del consigliere Ruggiero Mennea sulla sua proposta di legge “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale del 14 dicembre 2007, n.37, sull’Istituzione del parco naturale regionale Fiume Ofanto”, approvata all'unanimità dalla quinta Commissione.
Le variazioni che ho proposto alla legge sulla istituzione del parco naturale regionale Fiume Ofanto sono due: una, quella all’art. 4, inserisce la provincia Bt, in luogo di quella di Bari, tra gli enti che controlleranno la gestione del parco naturale regionale Fiume Ofanto; l’altra, quella all’art. 14, include tra il personale adibito alla vigilanza del parco anche le guardie giurate ittiche, in virtù della loro esperienza e conoscenza del territorio, che deriva da anni di incessante attività di prevenzione, controllo e repressione diretta degli illeciti.
In questo modo rafforziamo la qualità della sorveglianza senza costi aggiuntivi, visto che le guardie giurate ittiche sono composte da personale volontario. Ora il prossimo passo da fare nel più breve tempo possibile è la costituzione del consorzio che si occuperà della gestione del parco e quindi anche dell’applicazione della legge regionale n.37 del 2007. Quest’ultima, infatti, contiene importanti norme per la tutela e la salvaguardia del territorio, comprese ovviamente sanzioni per chi non le rispetta. Parliamo quindi di uno strumento che può essere molto utile affinché si evitino scempi, abusi e atti di qualsiasi genere che vadano a snaturare un bene ambientale di grande valore naturalistico. Questo consentirebbe di risolvere il problema dell’inquinamento e di costruire un sistema turistico naturalistico supportato dallo sviluppo dell’agricoltura biologica e biodinamica che offrirebbero al territorio una nuova opportunità di sviluppo e di lavoro. Bisogna convocare quanto prima una conferenza di servizi per discutere e approvare uno schema di statuto del consorzio in cui siano definiti gli organi del consorzio stesso e il loro funzionamento, nonché i mezzi finanziari a disposizione. Ho perciò chiesto all’assessore alla qualità del territorio, Angela Barbanente, di sollecitare ulteriormente gli enti che saranno inclusi nel consorzio di gestione, vale a dire le Province di Bt e Foggia e i Comuni di Ascoli Satriano, Barletta, Candela, Canosa di Puglia, Cerignola, Margherita di Savoia, Minervino Murge, Rocchetta Sant’Antonio, San Ferdinando di Puglia, Spinazzola e Trinitapoli. Ai presidenti delle due province e ai sindaci dei comuni va il mio appello affinché siano sensibili al tema e solerti nell’ottemperare a quella che è a tutti gli effetti una prescrizione legislativa./
Le variazioni che ho proposto alla legge sulla istituzione del parco naturale regionale Fiume Ofanto sono due: una, quella all’art. 4, inserisce la provincia Bt, in luogo di quella di Bari, tra gli enti che controlleranno la gestione del parco naturale regionale Fiume Ofanto; l’altra, quella all’art. 14, include tra il personale adibito alla vigilanza del parco anche le guardie giurate ittiche, in virtù della loro esperienza e conoscenza del territorio, che deriva da anni di incessante attività di prevenzione, controllo e repressione diretta degli illeciti.
In questo modo rafforziamo la qualità della sorveglianza senza costi aggiuntivi, visto che le guardie giurate ittiche sono composte da personale volontario. Ora il prossimo passo da fare nel più breve tempo possibile è la costituzione del consorzio che si occuperà della gestione del parco e quindi anche dell’applicazione della legge regionale n.37 del 2007. Quest’ultima, infatti, contiene importanti norme per la tutela e la salvaguardia del territorio, comprese ovviamente sanzioni per chi non le rispetta. Parliamo quindi di uno strumento che può essere molto utile affinché si evitino scempi, abusi e atti di qualsiasi genere che vadano a snaturare un bene ambientale di grande valore naturalistico. Questo consentirebbe di risolvere il problema dell’inquinamento e di costruire un sistema turistico naturalistico supportato dallo sviluppo dell’agricoltura biologica e biodinamica che offrirebbero al territorio una nuova opportunità di sviluppo e di lavoro. Bisogna convocare quanto prima una conferenza di servizi per discutere e approvare uno schema di statuto del consorzio in cui siano definiti gli organi del consorzio stesso e il loro funzionamento, nonché i mezzi finanziari a disposizione. Ho perciò chiesto all’assessore alla qualità del territorio, Angela Barbanente, di sollecitare ulteriormente gli enti che saranno inclusi nel consorzio di gestione, vale a dire le Province di Bt e Foggia e i Comuni di Ascoli Satriano, Barletta, Candela, Canosa di Puglia, Cerignola, Margherita di Savoia, Minervino Murge, Rocchetta Sant’Antonio, San Ferdinando di Puglia, Spinazzola e Trinitapoli. Ai presidenti delle due province e ai sindaci dei comuni va il mio appello affinché siano sensibili al tema e solerti nell’ottemperare a quella che è a tutti gli effetti una prescrizione legislativa./