di Redazione. Va verso la prescrizione di tutti i reati il processo che e' ancora alle fasi preliminari e che e' scaturito dalle indagini avviate 12 anni fa dalla procura di Bari della Repubblica sulla gestione della Missione Arcobaleno, l'operazione umanitaria voluta nel 1999 dal governo D'Alema in Albania per sostenere i kosovari in fuga dalla loro terra bombardata dalla Nato in conseguenza dell'intervento contro la Serbia. La Procura, d'accordo con i difensori, ha chiesto un ulteriore rinvio preliminare per giungere a una declaratoria predibattimentale della prescrizione di tutti i reati. Molti reati sono già prescritti, altri si prescriveranno nei prossimi mesi.
Il collegio ha accolto la richiesta delle parti e rinviato il processo al 17 maggio 2012, quando tutti i reati saranno ormai prescritti. Il processo è cominciato a Bari il 10 febbraio 2011.
LE INDAGINI - Le indagini furono avviate dopo la denuncia del settimanale Panorama: in un servizio fu riferito il caso di numerosi container carichi di aiuti misteriosamente rimasti fermi al porto di Bari. Successivamente, il tg satirico 'Striscia la notizia' mise in luce i presunti sprechi nel campo profughi italiano di Valona e la cassetta fu acquisita dalla Procura di Bari.
L'ACCUSA - Secondo l'accusa, durante e dopo la missione, il vertice e i funzionari della Protezione civile diedero vita ad un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la pubblica amministrazione tra cui peculato, concussione, corruzione, abuso d'ufficio, turbata liberta' degli incanti. Oggi a giudizio ci sono 17 persone, tra le quali l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Franco Barberi, all'epoca dei fatti capo della Protezione civile.
Il collegio ha accolto la richiesta delle parti e rinviato il processo al 17 maggio 2012, quando tutti i reati saranno ormai prescritti. Il processo è cominciato a Bari il 10 febbraio 2011.
LE INDAGINI - Le indagini furono avviate dopo la denuncia del settimanale Panorama: in un servizio fu riferito il caso di numerosi container carichi di aiuti misteriosamente rimasti fermi al porto di Bari. Successivamente, il tg satirico 'Striscia la notizia' mise in luce i presunti sprechi nel campo profughi italiano di Valona e la cassetta fu acquisita dalla Procura di Bari.
L'ACCUSA - Secondo l'accusa, durante e dopo la missione, il vertice e i funzionari della Protezione civile diedero vita ad un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la pubblica amministrazione tra cui peculato, concussione, corruzione, abuso d'ufficio, turbata liberta' degli incanti. Oggi a giudizio ci sono 17 persone, tra le quali l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Franco Barberi, all'epoca dei fatti capo della Protezione civile.