Monta la protesta dei lavoratori del Taranto Container Terminal (TCT)

di Dario Durante. Il problema lavoro è sempre in primo piano nella provincia ionica: questa volta, infatti, tocca ai lavoratori della Taranto Container Terminal (TCT) organizzare una protesta davanti all’ingresso del molo polisettoriale per far conoscere alla città e alle istituzioni il loro disagio e il comportamento antisindacale dell’azienda.

Da quasi due anni, essi vivono tra cassa integrazione e turnazioni forzate, stabilite in base alla programmazione giornaliera e comunicate con sms poche ore prima dell'inizio del turno stesso. Di più: c’è il serio rischio che entro la fine di dicembre altre navi container verranno dirottate verso il Pireo lasciando inoperoso l’Hub tarantino.

All’orizzonte, dunque, si prospetta una crisi occupazionale con conseguenti perdite di posti di lavoro che sia il sindaco Stefano che il presidente della provincia Florido – presenti all’iniziativa – tenteranno in tutti i modi di scongiurare.

Dopo i pareri favorevoli delle operazioni di dragaggio, «non esiste uno straccio di progetto e nessuna opera cantierizzata dal governo Berlusconi» fanno sapere dalla segreteria provinciale di Sinistra, Ecologia e Libertà che, per sbloccare la situazione, propone un commissariamento per la gestione dei finanziamenti per «rilanciare, gestire e programmare il futuro del porto».

L’impegno immediato è la convocazione di una riunione del Comitato Portuale alla presenza del presidente della Regione Vendola.

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