ROMA. (GUARDA IL VIDEO) Tornato a Roma dopo il vertice a Strasburgo con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, Mario Monti ha incontrato a sorpresa in serata, a Palazzo Giustiniani, i leader dei partiti che sostengono il suo governo. In un primo momento era trapelata la notizia di possibili colloqui individuali con il premier per evitare veri e propri vertici di maggioranza ma poi Angelino Alfano, Pier Ferdinando Casini e Pier Luigi Bersani hanno incontrato tutti insieme Monti.
L'incontro, secondo le indiscrezioni che compaiono su ''la Repubblica'' di oggi, e' servito a fare il punto sulla questione della nomina dei viceministri e dei sottosegretari che il premier vorrebbe ufficializzare entro i primi giorni della prossima settimana senza superare il tetto di trenta.
Pdl, Pd e Terzo polo hanno fatto pervenire nei giorni scorsi a Monti una lista di nomi di area su cui spetta al presidente del Consiglio l'ultima decisione.
Alfano avrebbe insistito in particolare sull'indicazione di personalita' dalle caratteristiche tecniche mentre Bersani e Casini gradirebbero che nella lista comparisse qualche nome piu' marcatamente schierato politicamente. La non soluzione del rebus viceministri e sottosegretari ha fin qui paralizzato l'attivita' delle commissioni parlamentari e quella delle aule di Camera e Senato per quanto riguarda la risposta a interrogazioni e interpellanze.
Nell'incontro si sarebbe discusso anche dello scandalo che investe il vertice di Finmeccanica, societa' controllata dal Ministero del Tesoro, e della necessita' di sostituirlo in tempi brevi oltre che dei primi provvedimenti economici che Monti sarebbe intenzionato a presentare in Parlamento prima della pausa natalizia.
Del problema viceministri e sottosegretari non discutera' invece il Consiglio dei ministri convocato questa mattina alle 9,30 con all'ordine del giorno tre decreti presidenziali relativi all'Agenzia nazionale per l'amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita' organizzata.
L'agenda di lavoro di Monti di oggi prevede successivamente l'incontro con Olli Rehn, commissario europeo agli Affari economici e finanziari, con cui discutera' il merito dei provvedimenti anticrisi che il governo italiano si appresta a presentare in Parlamento e su cui dovrebbe essere scontata l'opinione favorevole dell'Unione europea.
Il presidente del Consiglio affronta questo appuntamento con alle spalle il risultato positivo del vertice di ieri con Merkel e Sarkozy. Il presidente francese ha in particolare sottolineato che ''la volonta' di Germania e Francia e' di sostenere e aiutare il governo italiano, il premier Monti ci ha invitato a Roma a breve per proseguire la discussione e ci andremo con grande piacere''.
Sarkozy ha precisato ulteriormente in conferenza stampa: ''Siamo tutti e tre perfettamente consapevoli della gravita' della crisi. Francia e Germania faranno presto delle proposte concrete e speriamo che l'Italia voglia associarsi a queste proposte. Con Monti abbiamo la possibilita' di avere la terza economia d'Europa e creare un polo per ridare fiducia''.
Soddisfatta anche la cancelliera tedesca che ha pero' confermato la propria contrarieta' all'emissione di eurobond come provvedimento anticrisi: ''Il presidente Monti ci ha illustrato le misure che l'Italia intende adottare. E' stato molto importante sapere da lui quali sono le intenzioni del governo italiano ed e' molto impressionante vedere le misure che sono intenzionati a prendere''.
Monti ha anche confermato l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013: ''Abbiamo espresso tutti e tre insieme il convincimento che la priorita' principale e' una buona salute dell'eurozona e la salda tenuta dell'euro. L'Italia centrera' il pareggio di bilancio nel 2013 e presentera' un rilevante avanzo primario l'anno successivo, ma deve fare sforzi particolari a causa dell'elevato stock di debito accumulato nel passato''.
L'incontro, secondo le indiscrezioni che compaiono su ''la Repubblica'' di oggi, e' servito a fare il punto sulla questione della nomina dei viceministri e dei sottosegretari che il premier vorrebbe ufficializzare entro i primi giorni della prossima settimana senza superare il tetto di trenta.
Pdl, Pd e Terzo polo hanno fatto pervenire nei giorni scorsi a Monti una lista di nomi di area su cui spetta al presidente del Consiglio l'ultima decisione.
Alfano avrebbe insistito in particolare sull'indicazione di personalita' dalle caratteristiche tecniche mentre Bersani e Casini gradirebbero che nella lista comparisse qualche nome piu' marcatamente schierato politicamente. La non soluzione del rebus viceministri e sottosegretari ha fin qui paralizzato l'attivita' delle commissioni parlamentari e quella delle aule di Camera e Senato per quanto riguarda la risposta a interrogazioni e interpellanze.
Nell'incontro si sarebbe discusso anche dello scandalo che investe il vertice di Finmeccanica, societa' controllata dal Ministero del Tesoro, e della necessita' di sostituirlo in tempi brevi oltre che dei primi provvedimenti economici che Monti sarebbe intenzionato a presentare in Parlamento prima della pausa natalizia.
Del problema viceministri e sottosegretari non discutera' invece il Consiglio dei ministri convocato questa mattina alle 9,30 con all'ordine del giorno tre decreti presidenziali relativi all'Agenzia nazionale per l'amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita' organizzata.
L'agenda di lavoro di Monti di oggi prevede successivamente l'incontro con Olli Rehn, commissario europeo agli Affari economici e finanziari, con cui discutera' il merito dei provvedimenti anticrisi che il governo italiano si appresta a presentare in Parlamento e su cui dovrebbe essere scontata l'opinione favorevole dell'Unione europea.
Il presidente del Consiglio affronta questo appuntamento con alle spalle il risultato positivo del vertice di ieri con Merkel e Sarkozy. Il presidente francese ha in particolare sottolineato che ''la volonta' di Germania e Francia e' di sostenere e aiutare il governo italiano, il premier Monti ci ha invitato a Roma a breve per proseguire la discussione e ci andremo con grande piacere''.
Sarkozy ha precisato ulteriormente in conferenza stampa: ''Siamo tutti e tre perfettamente consapevoli della gravita' della crisi. Francia e Germania faranno presto delle proposte concrete e speriamo che l'Italia voglia associarsi a queste proposte. Con Monti abbiamo la possibilita' di avere la terza economia d'Europa e creare un polo per ridare fiducia''.
Soddisfatta anche la cancelliera tedesca che ha pero' confermato la propria contrarieta' all'emissione di eurobond come provvedimento anticrisi: ''Il presidente Monti ci ha illustrato le misure che l'Italia intende adottare. E' stato molto importante sapere da lui quali sono le intenzioni del governo italiano ed e' molto impressionante vedere le misure che sono intenzionati a prendere''.
Monti ha anche confermato l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013: ''Abbiamo espresso tutti e tre insieme il convincimento che la priorita' principale e' una buona salute dell'eurozona e la salda tenuta dell'euro. L'Italia centrera' il pareggio di bilancio nel 2013 e presentera' un rilevante avanzo primario l'anno successivo, ma deve fare sforzi particolari a causa dell'elevato stock di debito accumulato nel passato''.