ROMA. (GUARDA IL TG) ''L'orizzonte temporale in cui il futuro governo si colloca e' da oggi fino alla fine della legislatura. Ovvio che il Parlamento puo' decidere in qualunque momento che il governo non e' piu' degno della sua fiducia, ammesso che gliela conceda. Se pero' venisse prefissata una data al di qua dell'orizzonte fissato di fine legislatura, questo toglierebbe credibilita' all'orizzonte del governo. E non lo accetterei''. Lo ha affermato il presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, in conferenza stampa a Palazzo Giustiniani al termine delle consultazioni di oggi con i gruppi parlamentari.
Monti ha quindi affrontato il tema della presenza di politici nella compagine governativa: ''E' una questione che non vorrei drammatizzare. Ho creduto importante - ha detto - dare un segnale concreto e aperto di disponibilita' ad avere un apporto delle forze politiche anche in forma di risorse umane, vale a dire di membri del governo'' ma, ha sottolineto ''si tratta di una disponibilita', di un desiderio se vogliamo, ma se i partiti ritenessero che in questa fase'' non e' opportuna una loro presenza, ''l'importante comunque e' che diano un appoggio senza il quale non mi accingerei neanche al compito, presenza o no''. Dunque, ha spiegato, ''che i segretari di partiti siano presenti nel governo non e' condizione indispensabile ma e' indispensabile invece un convinto appoggio su caratteristiche, valori e configurazione del governo''.
Infine, il presidente incaricato, rispondendo a una specifica domanda sull'eventualita' e l'entita' di una prossima manovra, ha glissato: ''Apprezzo la domanda - ha detto - ma ritengo prematuro rispondere''.
MONTI, MAI DETTO LACRIME E SANGUE MA SACRIFICI - ''Non ho mai usato il termine 'lacrime e sangue''' per indicare il futuro lavoro del governo ''ma forse sacrifici si'''. Lo afferma il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti parlando con i giornalisti al termine della prima giornata di consultazioni per la formazione del nuovo esecutivo.
''Trovo comunque positivo - continua riferendosi al termine usato da alcuni esponenti politici - che le forze politiche abbiano percepito al serieta' del momento che stiamo attraversando''.
Monti ha quindi affrontato il tema della presenza di politici nella compagine governativa: ''E' una questione che non vorrei drammatizzare. Ho creduto importante - ha detto - dare un segnale concreto e aperto di disponibilita' ad avere un apporto delle forze politiche anche in forma di risorse umane, vale a dire di membri del governo'' ma, ha sottolineto ''si tratta di una disponibilita', di un desiderio se vogliamo, ma se i partiti ritenessero che in questa fase'' non e' opportuna una loro presenza, ''l'importante comunque e' che diano un appoggio senza il quale non mi accingerei neanche al compito, presenza o no''. Dunque, ha spiegato, ''che i segretari di partiti siano presenti nel governo non e' condizione indispensabile ma e' indispensabile invece un convinto appoggio su caratteristiche, valori e configurazione del governo''.
Infine, il presidente incaricato, rispondendo a una specifica domanda sull'eventualita' e l'entita' di una prossima manovra, ha glissato: ''Apprezzo la domanda - ha detto - ma ritengo prematuro rispondere''.
MONTI, MAI DETTO LACRIME E SANGUE MA SACRIFICI - ''Non ho mai usato il termine 'lacrime e sangue''' per indicare il futuro lavoro del governo ''ma forse sacrifici si'''. Lo afferma il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti parlando con i giornalisti al termine della prima giornata di consultazioni per la formazione del nuovo esecutivo.
''Trovo comunque positivo - continua riferendosi al termine usato da alcuni esponenti politici - che le forze politiche abbiano percepito al serieta' del momento che stiamo attraversando''.
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