di Vincenzo Fiore. Quando pensiamo al rock inglese, non possiamo non pensare allo storico gruppo degli Oasis. Tutti sappiamo che la celebre band di Manchester, che ha raggiunto l'apice del successo negli anni 90' grazie a pezzi quali “Wonderwall”, “Don't look back in anger” e “Champagne Supernova”, si è purtroppo sciolta circa un anno fa. La motivazione risiede nel fatto che i fratelli Gallagher, Noel e Liam, rispettivamente chitarrista e cantante degli Oasis, non hanno mai avuto un carattere facile, anzi spesso hanno litigato nel corso degli anni. Due classiche rockstar insomma. Ma il passato è passato, ed ora sono entrambi tornati con i loro album solisti. Il lavoro più recente appartiene a Noel, con il suo “Noel Gallagher’s High Flying Birds”, disco solista dell’ex anima degli Oasis, una delle uscite discografiche più attese di questo 2011.
Il debutto solista del maggiore dei fratelli Gallagher è caratterizzato dal tipico sound marcato Oasis, sia perchè Noel era compositore di oltre il 90% delle canzoni del gruppo di Manchester, sia perchè non aveva alcun intenzione di cambiare la ricetta del suo sound che lo ha reso famoso. Ci troviamo dunque di fronte ad un altro “morning glory” per il cantautore? L'album propone ballad e chitarre ritmiche dal giro rock pop, testi molto orecchiabili e soluzioni raffinate quali violini, tastiere, synth e tanto altro.
Il singolo “The Death of You And Me”, quasi identica ad un precedente brano di nome “The Importance of Being Idle” e “If I Had A Gun” sono due brani che hanno immediatamente svegliato i vecchi fan ma non solo, soprattutto se si fa il paragone con l'album dell'altro fratello e del suo nuovo gruppo “Beady Eye”, non molto esaltante a dirla tutta.
Poi è la volta di “Everybody’s On The Run”, canzone che possiamo definire vecchio stile e “Dream on”, con sonorità tipiche targate Oasis, e proprio da qui nasce “Stop the Clocks”, pezzo composto proprio ai tempi del vecchio gruppo e registrato con la stessa band.
Con questo “High Flying Birds”, Noel riesce insomma a stupire ancora una volta e questo nuovo disco sarà sicuramente acclamato dal pubblico, dalla critica già è stato più che apprezzato, e risulterà anche molto elaborato grazie ad arrangiamenti ricercati. In sostanza, Noel Gallagher si conferma nuovamente artista indubbiamente geniale, con qualche anno in più, ma proprio per questo ancor più brillante e maturo. In un panorama piuttosto povero di rock'n'roll di qualità , una ventata d'aria fresca ci voleva proprio. Parliamo di un album che non dovete farvi sfuggire, specialmente se non sapete cosa regalare per Natale al vostro amico/a amante del tipico sound british.
Il debutto solista del maggiore dei fratelli Gallagher è caratterizzato dal tipico sound marcato Oasis, sia perchè Noel era compositore di oltre il 90% delle canzoni del gruppo di Manchester, sia perchè non aveva alcun intenzione di cambiare la ricetta del suo sound che lo ha reso famoso. Ci troviamo dunque di fronte ad un altro “morning glory” per il cantautore? L'album propone ballad e chitarre ritmiche dal giro rock pop, testi molto orecchiabili e soluzioni raffinate quali violini, tastiere, synth e tanto altro.
Il singolo “The Death of You And Me”, quasi identica ad un precedente brano di nome “The Importance of Being Idle” e “If I Had A Gun” sono due brani che hanno immediatamente svegliato i vecchi fan ma non solo, soprattutto se si fa il paragone con l'album dell'altro fratello e del suo nuovo gruppo “Beady Eye”, non molto esaltante a dirla tutta.
Poi è la volta di “Everybody’s On The Run”, canzone che possiamo definire vecchio stile e “Dream on”, con sonorità tipiche targate Oasis, e proprio da qui nasce “Stop the Clocks”, pezzo composto proprio ai tempi del vecchio gruppo e registrato con la stessa band.
Con questo “High Flying Birds”, Noel riesce insomma a stupire ancora una volta e questo nuovo disco sarà sicuramente acclamato dal pubblico, dalla critica già è stato più che apprezzato, e risulterà anche molto elaborato grazie ad arrangiamenti ricercati. In sostanza, Noel Gallagher si conferma nuovamente artista indubbiamente geniale, con qualche anno in più, ma proprio per questo ancor più brillante e maturo. In un panorama piuttosto povero di rock'n'roll di qualità , una ventata d'aria fresca ci voleva proprio. Parliamo di un album che non dovete farvi sfuggire, specialmente se non sapete cosa regalare per Natale al vostro amico/a amante del tipico sound british.