BARI. Visioni cinematografiche e viaggi sonori internazionali sono al centro del terzo live di Time Zones, che questa sera ospita un doppio appuntamento dedicato al jazz ed alla musica contemporanea. La parte più cinematografica è legata a VALERIO VIGLIAR, musicista romano che ha dedicato al pianoforte ed alla composizione di colonne sonore la sua recente produzione discografica. È sua infatti la soundtrack de L’Ultimo Terrestre, il film diretto da Gipi che si è rivelata una delle opere più sorprendenti dell’ultimo Festival del Cinema di Venezia. Nella stessa serata si esibiranno anche i BETAM SOUL, il duo formato da Mirko Signorile e Giovanna Carone che incarna l’anima del canto yiddish in un intreccio fra il cabaret della Repubblica di Weimar e la musica di Rufus Wainwiright.
Romano, diplomato in pianoforte ed armonia presso il Consevatorio S.Cecilia, Valerio Vigliar si è avvicinato alla musica elettronica e subito dopo al teatro. Il ritorno al pianoforte è coinciso con un percorso che lo ha portato a scrivere musica per il cinema ed a firmare una bellissima colonna sonora per uno dei film più sorprendenti all’ultimo Festival del Cinema di Venezia: L’Ultimo Terrestre, diretto da Gipi. Tra le opere di Vigliar, le soundtrack di Sotto Casa (Premio Solinas 2011), Good Morning Aman e Aria (vincitore del David di Donatello 2005).
Betà m Soul è un titolo di contaminazione, per metà ebraico e per metà inglese. Vuol dire il soul, ma anche l’anima, dal sapore ebraico. Il concerto ed il disco, progetto musicale e poetico insieme, vogliono essere tutto questo, rievocazione e rinascita, filiazione e creazione artistica. L’anima del canto yiddish propone uno stile musicale che va oltre il jazz, il pop, l'etnico o il classico e si appropria di questo meraviglioso materiale musicale in modo trasversale e aperto, rielaborando per voce e pianoforte dodici brani dal repertorio della canzone yiddish tradizionale e d'autore.