di Redazione. Con il week end inizia lo shopping di Natale per il quale gli italiani hanno pianificato un budget medio di 625 euro a famiglia, con le spese per alimenti e bevande che quest'anno sorpassano nelle preferenze quelle per regali. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dell'indagine "Xmas Survey 2011" di Deloitte, che evidenzia un leggero calo del 2,3 per cento rispetto allo scorso anno ma anche una maggiore propensione degli italiani agli acquisti di Natale rispetto ai partner europei, in un periodo di crisi. Durante un mese di shopping natalizio la spesa stimata per gli italiani e' superiore del 6,5 per cento alla media europea ferma a 587 euro a famiglia con una variabilita' tra i 250 euro degli olandesi ed i 943 degli irlandesi. La spinta verso regali utili peraltro premia l'enogastronomia anche per l'affermarsi di uno stile di vita attento a ridurre gli sprechi che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. Si segnala anche una tendenza ad anticipare gli acquisti per avvantaggiasi dei prezzi piu' convenienti o per non dovere affrontare le lunghe file che caratterizzano il momento clou dello shopping delle festivita'.
Nel 2011 cambiano anche le preferenze con il 40 per cento degli italiani che indica al primo posto per il periodo delle festivita' natalizie il cibo, il 39 per cento i regali, il 13 per cento i viaggi e solo il 7 per cento le attivita' di socializzazione. Gli italiani acquisteranno per Natale prodotti alimentari tipici per un valore di piu' di 2 miliardi di euro per effetto della tendenza verso i prodotti alimentari di qualita' da regalare a se stessi o agli altri e' favorito dalla grande varieta' dell'offerta, con occasioni per tutte le tasche.
Il consiglio della Coldiretti e' quello di preferire i prodotti venduti direttamente dagli imprenditori agricoli in azienda o nei mercati e botteghe di Campagna Amica poiche' garantiscono genuinita', convenienza e una maggiore originalita' rispetto alle offerte natalizie standardizzate dei punti vendita tradizionali. In molti casi e' possibile prepararsi o farsi preparare i tipici cesti natalizi con prodotti inimitabili caratteristici del territorio.
Nel nostro Paese si trova un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell'Unione superando il milione di ettari. L'agroalimentare Made in Italy puo' contare su 230 prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall'Unione Europea senza contare le 4606 specialita' tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 517 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica.
Nel 2011 cambiano anche le preferenze con il 40 per cento degli italiani che indica al primo posto per il periodo delle festivita' natalizie il cibo, il 39 per cento i regali, il 13 per cento i viaggi e solo il 7 per cento le attivita' di socializzazione. Gli italiani acquisteranno per Natale prodotti alimentari tipici per un valore di piu' di 2 miliardi di euro per effetto della tendenza verso i prodotti alimentari di qualita' da regalare a se stessi o agli altri e' favorito dalla grande varieta' dell'offerta, con occasioni per tutte le tasche.
Il consiglio della Coldiretti e' quello di preferire i prodotti venduti direttamente dagli imprenditori agricoli in azienda o nei mercati e botteghe di Campagna Amica poiche' garantiscono genuinita', convenienza e una maggiore originalita' rispetto alle offerte natalizie standardizzate dei punti vendita tradizionali. In molti casi e' possibile prepararsi o farsi preparare i tipici cesti natalizi con prodotti inimitabili caratteristici del territorio.
Nel nostro Paese si trova un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell'Unione superando il milione di ettari. L'agroalimentare Made in Italy puo' contare su 230 prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall'Unione Europea senza contare le 4606 specialita' tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 517 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica.