ROMA. Primi appuntamenti europei per Mario Monti nel ruolo di presidente del Consiglio con l'obiettivo di aumentare la credibilita' al governo italiano sulla scena internazionale. In mattinata si incontra a Bruxelles con Jose' Manuel Barroso, presidente della Commissione europea.
Alle 15 e' invece previsto il colloquio con Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo. Giovedi' Monti sara' poi a Strasburgo per incontrare il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angel Merkel.
Al centro dei colloqui, i provvedimenti che il governo italiano intende approvare nelle prossime settimane per far fronte alla crisi e la preparazione del Consiglio europeo del prossimo 9 dicembre a cui parteciperanno i ventisette capi di Stato e di governo dei paesi che fanno parte dell'Unione. In quella sede si potrebbe dare il via alla creazione di eurobond e a regole piu' ferree per il bilancio interno dei singoli paesi.
Monti si presenta a questi primi appuntamenti europei con alcune idee gia' esposte in Parlamento su quello che intende fare il suo governo e puo' contare sul prestigio internazionale di cui gode grazie ai dieci anni trascorsi a Bruxelles come commissario europeo che potrebbe indurre Sarkozy e Merkel a chiedergli ufficialmente di lavorare a stretto contatto con i governi di Parigi e Berlino.
Proprio ieri sera Monti ha ricevuto una telefonata di Barack Obama in cui il presidente statunitense ha auspicato un incontro a due in tempi brevi. Secondo Jay Carney, portavoce della Casa Bianca, Obama ha espresso a Monti la propria ''fiducia nella solidita' dell'Italia'' e ha ricordato gli sforzi comuni in Libia, Afghanistan, Libano e Kosovo'' invitando Monti ''a tenersi in stretto contatto su tutti i temi internazionali e in particolare sugli sviluppi della situazione finanziaria nell'eurozona''.
Quanto alle misure per la crescita, che Monti e' tornato a illustrare nel Consiglio dei ministri di ieri che ha approvato il secondo decreto per Roma Capitale, i temi restano il ripristino dell'Ici, gli sgravi fiscali, la lotta all'evasione, la riforma delle pensioni e del mercato del lavoro, oltre al possibile aumento dell'Iva e alla riforma degli ammortizzatori sociali. Monti ha inoltre ribadito ai colleghi di governo che ha intenzione di attuare in tempi rapidi le misure indicate al Parlamento nel suo discorso programmatico.
Il presidente del Consiglio, fa sapere un comunicato di Palazzo Chigi sul Cdm di ieri, ha pure ''illustrato i criteri che intende seguire per l'individuazione dei vice ministri e dei sottosegretari''. Monti su questo problema ha preso tempo orientandosi alla nomina di tecnici anche per questi ruoli di governo.
A far discutere fuori dall'esecutivo e' soprattutto l'ipotesi di una patrimoniale contro la quale e' schierato il Pdl.
Avverte Pier Luigi Bersani, segretario del Pd: ''Ho sentito che qualcuno, come Berlusconi, dice no a questo e a quello, noi non lo accettiamo. Se si comincia a dire no al fatto che chi ha di piu' da' di piu', non sono d'accordo. Partiamo dai grandi patrimoni immobiliari e da misure contro l'evasione fiscale''.
D'accordo sulla patrimoniale si dice Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, a condizione che ''serva a compensare una minore pressione fiscale sui lavoratori, sulle famiglie e sulle aziende''. Stessa posizione quella di Romano Prodi che ha partecipato ieri a un convegno a Roma in cui ha sottolineato che ''Monti ha l'autorevolezza per sbloccare l'impasse europeo sulla crisi'' oltre che per scardinare il troppo rigido asse franco-tedesco.
Attestata all'opposizione resta la Lega. Precisa l'ex ministro Roberto Maroni, ospite in una trasmissione di Canale 5: ''In tutti questi mesi la polemica e' stata che il governo Berlusconi non poteva fare solo Iva e patrimoniale. Mi pare che l'esordio del governo Monti sia solo nuove tasse, aumento dell'Iva di due punti, reintroduzione dell'Ici, la patrimoniale e soprattutto le pensioni che e' un modo per fare cassa''.
Alle 15 e' invece previsto il colloquio con Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo. Giovedi' Monti sara' poi a Strasburgo per incontrare il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angel Merkel.
Al centro dei colloqui, i provvedimenti che il governo italiano intende approvare nelle prossime settimane per far fronte alla crisi e la preparazione del Consiglio europeo del prossimo 9 dicembre a cui parteciperanno i ventisette capi di Stato e di governo dei paesi che fanno parte dell'Unione. In quella sede si potrebbe dare il via alla creazione di eurobond e a regole piu' ferree per il bilancio interno dei singoli paesi.
Monti si presenta a questi primi appuntamenti europei con alcune idee gia' esposte in Parlamento su quello che intende fare il suo governo e puo' contare sul prestigio internazionale di cui gode grazie ai dieci anni trascorsi a Bruxelles come commissario europeo che potrebbe indurre Sarkozy e Merkel a chiedergli ufficialmente di lavorare a stretto contatto con i governi di Parigi e Berlino.
Proprio ieri sera Monti ha ricevuto una telefonata di Barack Obama in cui il presidente statunitense ha auspicato un incontro a due in tempi brevi. Secondo Jay Carney, portavoce della Casa Bianca, Obama ha espresso a Monti la propria ''fiducia nella solidita' dell'Italia'' e ha ricordato gli sforzi comuni in Libia, Afghanistan, Libano e Kosovo'' invitando Monti ''a tenersi in stretto contatto su tutti i temi internazionali e in particolare sugli sviluppi della situazione finanziaria nell'eurozona''.
Quanto alle misure per la crescita, che Monti e' tornato a illustrare nel Consiglio dei ministri di ieri che ha approvato il secondo decreto per Roma Capitale, i temi restano il ripristino dell'Ici, gli sgravi fiscali, la lotta all'evasione, la riforma delle pensioni e del mercato del lavoro, oltre al possibile aumento dell'Iva e alla riforma degli ammortizzatori sociali. Monti ha inoltre ribadito ai colleghi di governo che ha intenzione di attuare in tempi rapidi le misure indicate al Parlamento nel suo discorso programmatico.
Il presidente del Consiglio, fa sapere un comunicato di Palazzo Chigi sul Cdm di ieri, ha pure ''illustrato i criteri che intende seguire per l'individuazione dei vice ministri e dei sottosegretari''. Monti su questo problema ha preso tempo orientandosi alla nomina di tecnici anche per questi ruoli di governo.
A far discutere fuori dall'esecutivo e' soprattutto l'ipotesi di una patrimoniale contro la quale e' schierato il Pdl.
Avverte Pier Luigi Bersani, segretario del Pd: ''Ho sentito che qualcuno, come Berlusconi, dice no a questo e a quello, noi non lo accettiamo. Se si comincia a dire no al fatto che chi ha di piu' da' di piu', non sono d'accordo. Partiamo dai grandi patrimoni immobiliari e da misure contro l'evasione fiscale''.
D'accordo sulla patrimoniale si dice Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, a condizione che ''serva a compensare una minore pressione fiscale sui lavoratori, sulle famiglie e sulle aziende''. Stessa posizione quella di Romano Prodi che ha partecipato ieri a un convegno a Roma in cui ha sottolineato che ''Monti ha l'autorevolezza per sbloccare l'impasse europeo sulla crisi'' oltre che per scardinare il troppo rigido asse franco-tedesco.
Attestata all'opposizione resta la Lega. Precisa l'ex ministro Roberto Maroni, ospite in una trasmissione di Canale 5: ''In tutti questi mesi la polemica e' stata che il governo Berlusconi non poteva fare solo Iva e patrimoniale. Mi pare che l'esordio del governo Monti sia solo nuove tasse, aumento dell'Iva di due punti, reintroduzione dell'Ici, la patrimoniale e soprattutto le pensioni che e' un modo per fare cassa''.
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