BARI. Il gup del Tribunale di Bari, Antonio Lovecchio, ha assolto per non aver commesso il fatto cinque persone coinvolte nell'inchiesta per l'omicidio di mafia del 31enne Giovanni Peschetola. Il pregiudicato, ritenuto dagli inquirenti luogotenente degli Strisciuglio, fu ucciso tra le stradine della citta' vecchia la sera del 21 luglio del 2008. Per concorso nell'assassinio era stato gia' condannato a otto anni di carcere Giuseppe Cassano.
L'uomo confesso' due giorni dopo l'omicidio e si presento' in Questura, dove venne arrestato. Si autoaccuso' raccontando di aver fatto tutto da solo, ma la versione non convinse gli investigatori. Dopo alcuni mesi, furono fermati anche Saverio e Giuseppe Cassano, figlio e nipote di Giuseppe senior, accusati di essere gli esecutori materiali dell'omicidio.
Nell'inchiesta furono indagati per favoreggiamento anche Onofrio e Porzia Cassano, Donato Querini (oggi collaboratore di giustizia) e Lucia Cassano. Questi ultimi quattro piu' Saverio Cassano sono stati assolti. Per Giuseppe Cassano junior, invece, e' stato dichiarato durante il processo il non luogo a procedere per avvenuta morte del reo, deceduto in un incidente stradale qualche mese dopo il delitto. Solamente Onofrio Cassano e' stato condannato ad un anno e quattro mesi ma per detenzione di arma clandestina.
L'uomo confesso' due giorni dopo l'omicidio e si presento' in Questura, dove venne arrestato. Si autoaccuso' raccontando di aver fatto tutto da solo, ma la versione non convinse gli investigatori. Dopo alcuni mesi, furono fermati anche Saverio e Giuseppe Cassano, figlio e nipote di Giuseppe senior, accusati di essere gli esecutori materiali dell'omicidio.
Nell'inchiesta furono indagati per favoreggiamento anche Onofrio e Porzia Cassano, Donato Querini (oggi collaboratore di giustizia) e Lucia Cassano. Questi ultimi quattro piu' Saverio Cassano sono stati assolti. Per Giuseppe Cassano junior, invece, e' stato dichiarato durante il processo il non luogo a procedere per avvenuta morte del reo, deceduto in un incidente stradale qualche mese dopo il delitto. Solamente Onofrio Cassano e' stato condannato ad un anno e quattro mesi ma per detenzione di arma clandestina.