Ormai è cosa fatta: domenica incarico a Monti sino al 2013

ROMA. (GUARDA IL VIDEO) Ormai sarebbe cosa fatta, anche se il condizionale in politica è d'obbligo. Fonti parlamentari riferiscono all’Agenparl che Mario Monti ha messo dei paletti per l’eventuale conferimento di incarico per formare il Governo di emergenza nazionale. La prima conditio sine qua non è che sia un Esecutivo fino a fine legislatura e quindi non sia un mandato ad orologeria.
Infatti, Monti, uomo di fama internazionale non potrebbe accettare di essere a Capo di un Esecutivo a tempo.
Domenica sera è previsto il conferimento dell’incarico a Monti per formare il nuovo Governo che potrebbe – sempre secondo le indiscrezioni – essere formato da tecnici e politici. Probabile l’ingresso nell’esecutivo di Gianni Letta, mentre Enrico Letta prenderebbe il posto dello zio a Palazzo Chigi.

"UN LAVORO ENORME VERSO PAESE" - "Non nego che abbiamo un enorme lavoro da fare": e in questo senso, le richieste fatte dall'Europa e dalla comunita' internazionale sono cio' che "dovrebbe essere chiesto ad ogni Paese ai fini di una maggior crescita". Lo dice l'ex commissario Europeo Mario Monti, intervenuto ieri ad un convegno a Berlino, secondo quanto riporta il Financial Times.
In merito all'Europa e riconoscendo l'importanza del partenariato franco-tedesco in Europa, Monti ha aggiunto che un piu' stretto coinvolgimento dell'Italia sarebbe nel comune interesse, "se l'Italia in anni recenti non si fosse esclusa da sola". Il senatore a vita, in particolare, ha poi pronunciato una vibrata difesa della moneta unica, poiche' "l'Italia ne sta ancora traendo vantaggio, in quanto i benefici derivanti dal fatto di appartenervi non sono solo in termini di mesi o di anni, ma piuttosto un lascito di lunga durata".
"Se l'Italia non avesse fatto parte dell'euro", ha proseguito Monti, "il risultato degli ultimi 12 anni sarebbe stato piu' inflazione, politiche meno disciplinate e minor rispetto per le future generazioni, saremmo diventati irrilevanti". L'economista ha ricordato che l'Italia fa parte del "nucleo dell'Europa", poiche' "politicamente e storicamente non puo' ignorare la sua responsabilita' come Paese membro (dell'Ue, ndr)". Monti ha anche sottolineato che lo sviluppo del progetto europeo "dipende dalla Germania. Vorrei vedere una Germania ancora migliore di quella attuale, nel senso di essere piu' rigorosa, piu' costante nel tempo, meno rivolta verso il breve termine e piu' paziente".

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