Partirà a Brindisi un corso di Alta Formazione sui DSA

BRINDISI. Arriva una grossa novità nella città di Brindisi: il 7 novembre 2011 presso il Liceo Socio Psico Pedagogico e Linguistico "E Palumbo" alle ore 15 si aprirà un corso di Alta Formazione sui DSA che coinvolgerà tutte le scuole secondarie della provincia di Brindisi e alcune scuole della provincia di Lecce.

Per quanto riguarda questo progetto, nasce dalla collaborazione fra AID (Associazione Italiana Dislessia), FTI (Fondazione Telecom Italia) e MIUR (Ministero dell' Istruzione), con l’obiettivo di formare una rete di circa 7000 docenti in grado di gestire da protagonisti il problema dei disturbi di apprendimento, per offrire a tutti i bambini e ragazzi con DSA pari opportunità di formazione, perché il successo nella scuola sia anche un successo nella vita.

I ragazzi dislessici sono ragazzi intelligenti e sensibili che hanno solo bisogno di metodi didattici consapevoli e strumenti di aiuto semplici ed efficaci, per sviluppare le proprie grandi potenzialità. I disturbi specifici dell'apprendimento richiedono ai docenti un patrimonio di conoscenze teoriche e metodologie didattiche specifiche, basate anche sull'utilizzo del personal computer e delle tecnologie innovative.

La Regione Puglia è coinvolta in tale formazione dal 24 ottobre al 22 novembre 2011. Si tratteranno temi di approfondimento, sulla didattica generale e delle singole aree disciplinari (italiano, matematica, lingue straniere).

La formazione si articola in moduli di 3 giornate, delle quali la prima giornata dedicata ad affrontare in plenaria i temi generali connessi all’attuazione della L. 170/2010 e dei susseguenti decreti attuativi e Linee Guida, la seconda e la terza dedicate ad approfondimenti didattico-disciplinari in ordine alle strategie più efficaci per la promozione del successo formativo degli alunni con DSA.

Ma, che cos'è la dislessia? Si tratta di disturbi specifici dell'apprendimento (dislessia, disortografia, discalculia, disgrafia). Sono questi disturbi costituzionali, di origine neurobiologica, che rendono difficoltoso l'apprendimento della lettura, dalla scrittura o del calcolo in bambini molto intelligenti e che non hanno disturbi di altro tipo. Lettura e scrittura sono atti così semplici e automatici che risulta difficile comprendere la fatica di un bambino dislessico, che riesce a leggere e scrivere solo impegnando al massimo le sue capacita e le sue energie e per questo motivo si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro, non impara, percepisce il testo scritto come uno strumento ostile, faticoso e fonte di disagio. Il disturbo si ripercuote inevitabilmente sull'apprendimento scolastico complessivo ed ha ricadute importanti sul piano dell'autostima e dell'equilibrio psicologico del bambino e del ragazzo. Nei casi non riconosciuti e quindi non correttamente affrontati queste difficoltà si traducono frequentemente in abbandono scolastico o nella scelta di un percorso formativo e poi di un'attività lavorativa inferiore alle reali possibilità del soggetto.

(Daniele Martini)

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