BARI. “Da anni lanciamo allarmi, purtroppo inascoltati, sull’acquisto ingiustificato di beni e servizi da parte delle Asl, come peraltro ammesso anche dal Governo Regionale nella Legge 23 del 2008 (Piano della Salute) in cui proprio l’acquisto ingiustificato di beni e servizi da parte delle Asl, veniva individuato come uno dei motivi di deficit strutturale nei conti della sanità pugliese. E’ quindi positivo che il nucleo ispettivo dell’Ares abbia inteso bloccare 40 gare d’appalto bandite dalle Asl per oltre 300 milioni di euro, ma non basta”. Lo sostiene in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese.
“La strada e la decisione intraprese sono giuste – spiega Palese - ma adesso occorre sapere in quali Asl sono state bloccate le gare, quali Direttori Generali e/o quali Dirigenti le abbiano bandite, quale fosse l’oggetto delle forniture, se nei fatti è stato poi rispettato il blocco/diniego dell’Ares; se e quali provvedimenti siano stati assunti nei confronti dei responsabili di quelle procedure bloccate, atteso che tutto ciò potrebbe anche aver rappresentato presupposto per episodi di clientele e corruzione. Chiediamo quindi all’assessore Fiore di approfondire questi ulteriori aspetti e tornare in Commissione Sanità a riferire”
“La strada e la decisione intraprese sono giuste – spiega Palese - ma adesso occorre sapere in quali Asl sono state bloccate le gare, quali Direttori Generali e/o quali Dirigenti le abbiano bandite, quale fosse l’oggetto delle forniture, se nei fatti è stato poi rispettato il blocco/diniego dell’Ares; se e quali provvedimenti siano stati assunti nei confronti dei responsabili di quelle procedure bloccate, atteso che tutto ciò potrebbe anche aver rappresentato presupposto per episodi di clientele e corruzione. Chiediamo quindi all’assessore Fiore di approfondire questi ulteriori aspetti e tornare in Commissione Sanità a riferire”
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