Presunta tangentopoli a Modugno: sindaco presenta denuncia per fuga notizie

BARI. ''Al fine di tutelare le istituzioni cittadine, nonche' le nostre famiglie, ho deciso, unitamente ad altri soggetti interessati dalle indagini in corso su presunti episodi di concussione nel Comune di Modugno, di presentare una denuncia contro ignoti per la continua fuga di notizie che, se vere, dovrebbero essere comunque coperte dal segreto istruttorio''. E' la decisione presa dal sindaco della cittadina in provincia di Bari, Domenico Gatti, indagato assieme ad altre dieci persone dal pm Francesco Bretone per una presunta tangentopoli.

''Leggiamo - prosegue il sindaco - quotidianamente di accuse nei nostri confronti per fatti che al momento non ci sono contestati dal pm procedente. Ci dichiariamo comunque del tutto estranei anche alle mere ipotesi investigative pubblicate e rimaniamo a disposizione degli organi inquirenti, nei quali riponiamo la massima fiducia''. Secondo la Procura di Bari, in cambio di mazzette e favori a politici e amministratori locali, sarebbero state rilasciate concessioni edilizie milionarie.

AUTOSOSPESO DAL PD - Il sindaco Gatti si e' autosospeso dal Partito democratico insieme ad altri tre consiglieri del Pd. Ieri si e' dimesso da consigliere comunale e capo dell'opposizione Giuseppe Vasile, dei Moderati e Popolari. Nell'inchiesta sono per ora 11 gli indagati: l'ex sindaco Pino Rana e Domenico Gatti; quattro consiglieri comunali del centrosinistra, Saverio Pascazio (Pd), Graziano Di Ciaula (Pd), Tonio Scippa (presidente del Consiglio comunale, Pd), Vito Carlo Liberio (Api); l'ex city manager Serafino Bruno (Pd), l'attuale capo dell'opposizione, Giuseppe Vasile (Moderati e Popolari), fino alla scorsa legislatura in maggioranza perche' in forza all'Udc. Indagati risultano anche il dirigente dell'ufficio tecnico, Giuseppe Capriulo, Giuseppe Caggiano e l'ingegnere modugnese Livio Scarselletta. Pero' il numero sembra destinato ad aumentare.

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