BARI. Sono quattro le persone iscritte nel registro degli indagati per l'omicidio del 21enne incensurato Alessandro Marzio, ucciso con 12 colpi di pistola domenica pomeriggio in via dei Mille, al quartiere San Pasquale di Bari. Il pm della Direzione distrettuale antimafia Giuseppe Gatti ha provveduto alla loro iscrizione dopo aver sottoposto i sospettati alla prova dello stub che rileva eventuali tracce di polvere da sparo.
I carabinieri sono ormai quasi certi che ci sia un collegamento tra l'assassinio di Marzio e quello avvenuto a fine agosto scorso, quando a pochi metri di distanza e con le stesse cruenti e spietate modalita', fu ucciso Cesare Diomede, affiliato all'omonimo clan.
Secondo gli inquirenti, infatti, i due ragazzi si conoscevano. Gli investigatori non escludono che la sera dell'assassinio di Cesare Diomede, in via Buccari, assieme alla vittima ci fosse anche Marzio. E' al vaglio l'ipotesi che a uccidere Diomede e Marzio sia stata la stessa mano. Qualcuno che non ha digerito invasioni di territorio nel rione San Pasquale: Diomede, infatti, aveva espanso i suoi affari sino li' da altri quartieri, pestando i piedi ad un nuovo clan che gestisce gli affari illeciti nel rione centrale di Bari.
I carabinieri sono ormai quasi certi che ci sia un collegamento tra l'assassinio di Marzio e quello avvenuto a fine agosto scorso, quando a pochi metri di distanza e con le stesse cruenti e spietate modalita', fu ucciso Cesare Diomede, affiliato all'omonimo clan.
Secondo gli inquirenti, infatti, i due ragazzi si conoscevano. Gli investigatori non escludono che la sera dell'assassinio di Cesare Diomede, in via Buccari, assieme alla vittima ci fosse anche Marzio. E' al vaglio l'ipotesi che a uccidere Diomede e Marzio sia stata la stessa mano. Qualcuno che non ha digerito invasioni di territorio nel rione San Pasquale: Diomede, infatti, aveva espanso i suoi affari sino li' da altri quartieri, pestando i piedi ad un nuovo clan che gestisce gli affari illeciti nel rione centrale di Bari.