BARI. Nucleo per il controllo degli appalti delle Aziende sanitarie e gestione del personale dell’Ares. Sono stati questi i due punti principali esaminati nel corso dell’audizione che ha avuto luogo oggi in III Commissione alla Regione con il direttore generale dell’Agenzia sanitaria Franco Bux. Oggi – ha fatto presente quest’ultimo – l’agenzia può contare su un organico di 30 unità con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, cui si affianca altro personale assunto con procedura di evidenza pubblica, per la realizzazione dei vari progetti in corso per i quali l’Ares ha ottenuto finanziamenti specifici.
“Abbiamo evitato il ricorso alle agenzie interinali (come fatto precedentemente) – ha detto Bux – in quanto si tratta prevalentemente di personale poco fidelizzato” non in linea con le esigenze proprie dei progetti in itinere. Il direttore ha citato in particolare quello relativo alla gestione del PHT (distribuzione diretta dei farmaci per conto delle ASL) che l’Ares cura dal febbraio scorso (prima era la ASL BA) e che ha consentito nel breve lasso di tempo intercorso di consentire il pagamento dei fornitori entro i 90 giorni, mentre “per la fine dell’anno si profila un risparmio di qualche decina di milioni di euro”. Quindi il controllo preventivo sugli atti di gara delle Aziende sanitarie ad opera di un nucleo specifico composto da 5 professionisti per un costo di 261 mila euro, secondo le tariffe di mercato previste per i rapporti di consulenza. Partito sull’onda degli scandali che hanno rivoltato la sanità pugliese nel 2009, il nucleo è stato poi codificato da una legge regionale ed ha bloccato 40 procedure di gara per un importo di 300 milioni. “Il nucleo – ha puntualizzato l’assessore alle Politiche della salute Tommaso Fiore – ha avuto inizialmente un costo robusto “ in considerazione della mole del lavoro da svolgere. Ora si è assestato sulla periodicità di una riunione al mese. Il risparmio ottenuto con la gare bloccate ha ripagato abbondantemente il costo dei tecnici”. L’assessore ha anche fatto presente che in alcuni casi hanno avuto luogo dei processi di stabilizzazione del personale, come nel caso del progetto PHP che, oltre a consentire un considerevole risparmio di spesa, va ad incrociarsi con quanto previsto espressamente nel Piano di rientro.
Infine la situazione del direttore amministrativo Claudio Guerra in carico precedentemente all’Istituto Oncologico (alle prese, peraltro, con grossi problemi per quel che riguarda il personale amministrativo qualificato) e poi transitato nei ruoli dell’ARES. A seguito di una specifica richiesta del Direttore generale dell’”Oncologico”, Guerra ha fornito una consulenza fuori dell’orario di servizio della durata due mesi. Poi, di fronte alla impossibilità di conciliare i tempi del lavoro ordinario dell’ARES con quello straordinario, lo stesso Guerra ha rinunciato, limitandosi a un’attività di affiancamento, a titolo gratuito.
Da parte dei commissari intervenuti (Eupreprio Curto FLI, Rocco Palese PdL, Giammarco Surico FLI, Ignazio Zullo PdL, Massimo Cassano PdL, Francesco Damone LPpdt, Giovanni Brigante LPpV, Donato Pellegrino Gruppo misto, Maurizio Friolo PdL, Gerardo De Gennaro PD) è emersa la richiesta unanime di acquisire una relazione scritta dettagliata, integrata – secondo le indicazioni del presidente della III commissione Dino Marino (PD) – dall’altra relazione presentata in merito alla Corte dei Conti, onde poter dedicare una seduta specifica ad un ulteriore approfondimento sempre con la presenza di Bux e Fiore.
Altro dato su cui i commissari hanno chiesto un approfondimento adeguato è quello relativo ai 300 milioni di gare bloccate dal nucleo di valutazione. Un dato preoccupante – è stato detto -, che lascerebbe presupporre un’inadeguatezza preoccupante del management delle aziende sanitarie. Di qui l’esigenza di approfondire adeguatamente questo aspetto, capire se ad esso si è accompagnato un eventuale contenzioso e con quali conseguenze, anche in termini di eventuali proroghe alle forniture preesistenti, nonché di conoscere se i responsabili delle gare d’appalto sono stati rimossi e se eventualmente qualche gara sopra soglia comunitaria possa essere stata sottratta al controllo del nucleo.
L’assessore Fiore ha ribadito che tutti gli atti in questione sono on line sul sito istituzionale dell’agenzia e in merito alla struttura messa in piedi per il controllo degli appalti ha fatto presente che l’obiettivo è stato quello di ricondurre a unità procedure, modalità e contenuti. “La tendenza progressiva – ha detto – è quella verso una crescita della dimensione degli appalti e una riduzione del numero, con rischi conseguenti per la imprenditoria locale. Abbiamo attivato – ha proseguito – un percorso di collaborazione con Assobiomedica e Aforp per perseguire un punto di equilibrio che dovrà sfociare in un protocollo d’intesa”. L’assessore ha respinto fermamente l’ipotesi che l’attività del nucleo possa essere finalizzata ad “orientare elementi di contenuto” per quel che riguarda gli appalti delle aziende sanitarie e ha richiamato lo stato di sofferenza delle stesse non solo per il personale medico e infermieristico, ma anche per quello amministrativo professionalizzato, i cosiddetti quadri. A questo riguardo Fiore ha preannunciato una modifica della legge regionale n. 36/1994, per la definizione di percorsi che consentano una gestione unitaria delle risorse professionali finalizzata a supportare le esigenze di due presidi ospedalieri. E’ l’ipotesi si cui si sta lavorando per il Policlinico-Oncologico che sfocerà in un accordo in un accordo quadro che, mettendo da parte le consulenze, consentirà di sovrintendere più adeguatamente alle carenze del personale amministrativo dell’IRCCS. Infine in cantiere la modifica della legge regionale istitutiva dell’ARES.
“Abbiamo evitato il ricorso alle agenzie interinali (come fatto precedentemente) – ha detto Bux – in quanto si tratta prevalentemente di personale poco fidelizzato” non in linea con le esigenze proprie dei progetti in itinere. Il direttore ha citato in particolare quello relativo alla gestione del PHT (distribuzione diretta dei farmaci per conto delle ASL) che l’Ares cura dal febbraio scorso (prima era la ASL BA) e che ha consentito nel breve lasso di tempo intercorso di consentire il pagamento dei fornitori entro i 90 giorni, mentre “per la fine dell’anno si profila un risparmio di qualche decina di milioni di euro”. Quindi il controllo preventivo sugli atti di gara delle Aziende sanitarie ad opera di un nucleo specifico composto da 5 professionisti per un costo di 261 mila euro, secondo le tariffe di mercato previste per i rapporti di consulenza. Partito sull’onda degli scandali che hanno rivoltato la sanità pugliese nel 2009, il nucleo è stato poi codificato da una legge regionale ed ha bloccato 40 procedure di gara per un importo di 300 milioni. “Il nucleo – ha puntualizzato l’assessore alle Politiche della salute Tommaso Fiore – ha avuto inizialmente un costo robusto “ in considerazione della mole del lavoro da svolgere. Ora si è assestato sulla periodicità di una riunione al mese. Il risparmio ottenuto con la gare bloccate ha ripagato abbondantemente il costo dei tecnici”. L’assessore ha anche fatto presente che in alcuni casi hanno avuto luogo dei processi di stabilizzazione del personale, come nel caso del progetto PHP che, oltre a consentire un considerevole risparmio di spesa, va ad incrociarsi con quanto previsto espressamente nel Piano di rientro.
Infine la situazione del direttore amministrativo Claudio Guerra in carico precedentemente all’Istituto Oncologico (alle prese, peraltro, con grossi problemi per quel che riguarda il personale amministrativo qualificato) e poi transitato nei ruoli dell’ARES. A seguito di una specifica richiesta del Direttore generale dell’”Oncologico”, Guerra ha fornito una consulenza fuori dell’orario di servizio della durata due mesi. Poi, di fronte alla impossibilità di conciliare i tempi del lavoro ordinario dell’ARES con quello straordinario, lo stesso Guerra ha rinunciato, limitandosi a un’attività di affiancamento, a titolo gratuito.
Da parte dei commissari intervenuti (Eupreprio Curto FLI, Rocco Palese PdL, Giammarco Surico FLI, Ignazio Zullo PdL, Massimo Cassano PdL, Francesco Damone LPpdt, Giovanni Brigante LPpV, Donato Pellegrino Gruppo misto, Maurizio Friolo PdL, Gerardo De Gennaro PD) è emersa la richiesta unanime di acquisire una relazione scritta dettagliata, integrata – secondo le indicazioni del presidente della III commissione Dino Marino (PD) – dall’altra relazione presentata in merito alla Corte dei Conti, onde poter dedicare una seduta specifica ad un ulteriore approfondimento sempre con la presenza di Bux e Fiore.
Altro dato su cui i commissari hanno chiesto un approfondimento adeguato è quello relativo ai 300 milioni di gare bloccate dal nucleo di valutazione. Un dato preoccupante – è stato detto -, che lascerebbe presupporre un’inadeguatezza preoccupante del management delle aziende sanitarie. Di qui l’esigenza di approfondire adeguatamente questo aspetto, capire se ad esso si è accompagnato un eventuale contenzioso e con quali conseguenze, anche in termini di eventuali proroghe alle forniture preesistenti, nonché di conoscere se i responsabili delle gare d’appalto sono stati rimossi e se eventualmente qualche gara sopra soglia comunitaria possa essere stata sottratta al controllo del nucleo.
L’assessore Fiore ha ribadito che tutti gli atti in questione sono on line sul sito istituzionale dell’agenzia e in merito alla struttura messa in piedi per il controllo degli appalti ha fatto presente che l’obiettivo è stato quello di ricondurre a unità procedure, modalità e contenuti. “La tendenza progressiva – ha detto – è quella verso una crescita della dimensione degli appalti e una riduzione del numero, con rischi conseguenti per la imprenditoria locale. Abbiamo attivato – ha proseguito – un percorso di collaborazione con Assobiomedica e Aforp per perseguire un punto di equilibrio che dovrà sfociare in un protocollo d’intesa”. L’assessore ha respinto fermamente l’ipotesi che l’attività del nucleo possa essere finalizzata ad “orientare elementi di contenuto” per quel che riguarda gli appalti delle aziende sanitarie e ha richiamato lo stato di sofferenza delle stesse non solo per il personale medico e infermieristico, ma anche per quello amministrativo professionalizzato, i cosiddetti quadri. A questo riguardo Fiore ha preannunciato una modifica della legge regionale n. 36/1994, per la definizione di percorsi che consentano una gestione unitaria delle risorse professionali finalizzata a supportare le esigenze di due presidi ospedalieri. E’ l’ipotesi si cui si sta lavorando per il Policlinico-Oncologico che sfocerà in un accordo in un accordo quadro che, mettendo da parte le consulenze, consentirà di sovrintendere più adeguatamente alle carenze del personale amministrativo dell’IRCCS. Infine in cantiere la modifica della legge regionale istitutiva dell’ARES.
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