FOGGIA. Agenti della Digos della Questura di Foggia hanno notificato al direttore generale della Asl del capoluogo dauno, Ruggiero Castrignano, un avviso di garanzia nei suoi confronti emesso dal sostituto procuratore della Repubblica del capoluogo dauno Antonio Laronga con l'ipotesi di reato di favoreggiamento personale nei confronti di Antonio Di Biase, amministratore unico della Sanitaservice, aggravato dal fatto che e' stato commesso con abuso di poteri e con violazione dei doveri della pubblica funzione ricoperta. Di Biase e' indagato per il reato di peculato.
Quest'ultimo, fino ad agosto del 2011, avrebbe utilizzato in diverse circostanze un'automobile intestata alla societa', interamente partecipata dalla Asl, per questioni private. L'Autorita' giudiziaria, nel frattempo, ha sequestrato la vettura. Castrignano' avrebbe tentato di eludere le indagini.
Il direttore generale, dopo che nel 2009 aveva preso parte a una assemblea dei soci della Sanitaservice dove venne deliberato un compenso annuo a Di Biase senza alcuna previsione di altre indennita' ne' autorizzazioni ad uso promiscuo dell'auto intestata alla Sanitaservice, avrebbe partecipato poi a un'altra assemblea dei soci, convocata a ottobre scorso da Di Biase, con oggetto l'assegnazione dell'auto allo stesso Di Biase. In quella riunione Castrignano' avrebbe ratificato l'operato dell'amministratore fino a quella data ritenendolo valido e invece per gli inquirenti costituirebbe reato.
Quest'ultimo, fino ad agosto del 2011, avrebbe utilizzato in diverse circostanze un'automobile intestata alla societa', interamente partecipata dalla Asl, per questioni private. L'Autorita' giudiziaria, nel frattempo, ha sequestrato la vettura. Castrignano' avrebbe tentato di eludere le indagini.
Il direttore generale, dopo che nel 2009 aveva preso parte a una assemblea dei soci della Sanitaservice dove venne deliberato un compenso annuo a Di Biase senza alcuna previsione di altre indennita' ne' autorizzazioni ad uso promiscuo dell'auto intestata alla Sanitaservice, avrebbe partecipato poi a un'altra assemblea dei soci, convocata a ottobre scorso da Di Biase, con oggetto l'assegnazione dell'auto allo stesso Di Biase. In quella riunione Castrignano' avrebbe ratificato l'operato dell'amministratore fino a quella data ritenendolo valido e invece per gli inquirenti costituirebbe reato.